martedì 26 gennaio 2010

Seconda Kenya Highlands Race


Avevamo pubblicizzato la prima Kenya Highlands Race, quindi mi pare d'obbligo pubblicizzare anche la seconda che si correrà in Agosto in quattro tappe, nei luoghi di nascita del vincitore delle maratone di Londra e Chicago 2009, Samuel Wanjiru.
Terre di maratoneti quindi!
Sono posti davvero stupendi quindi vi consiglio davvero di farci un pensierino.
Dato che siamo in "tema Africa" vi comunico che sullo stesso sito troverete anche il link per potervi iscrivere alla Mezza Maratona di Haille Gebrselassie che si terrà in Etiopia il 15 Maggio.
Mi sembrano entrambe due competizioni da annoverarsi tra le "mission possible", quindi con un buon allenamento potete sicuramente fare la vostra figura.
Unite l'utile al dilettevole: vacanza in Africa e garetta di corsa.
Mi pare una soluzione perfetta!

lunedì 25 gennaio 2010

Seconda fermata alla Sorte. Il ritorno del General

Come è noto, abbiamo già deciso di partecipare alla maratona di Vienna, così è stato necessario ravvivare la millenaria tradizione della cena alla Sorte per parlare di tutto e non decidere nulla dell'aspetto logistico.
Il verbale dell'assemblea recita:
"- Cappa: Ragazzi, io durante la maratona vomiterò.
- Clod: Ma che schifo, no valà, cosa vuoi vomitare, vedrai che chiudi la tua prima sulle 4 ore.
- Cappa: Io punto a finirla tra le 4 e le 4.30, vomitando.
- Clod: Che obbiettivo è???
- Bia: Basta con sto vomitooo! Dobbiamo decidere come andare a Vienna, chi viene?
- Enri: Noi cinque e se c'è posto si aggrega anche Fonzie.
- Bia: E Azzu, il dottore, la dottoressa, l'uruguagio, la madrina, il fratello della madrina, la punta di diamante?
- Le General: Io vengo col 4° Plotone corazzieri, degli altri non so. Mi chiedono se le viennesi sono carine.
- Cappa: avevamo detto di prendere un pulmino da nove, lo prenotiamo prima che costi mille bigliettoni? Altrimenti vomito.
- Clod: si, prendiamo anche un carrello per caricarci Cappa, così viaggia da solo con le sue deiezioni, ma perché prenotare un pulmino da nove se siamo in cinque?
- Bia: Alla fine si aggiunge sempre qualche gozzovigliatore tipo Fonzie.
- Clod: Ok, General, tu hai degli sconti?
Le General: Si, ho il 5% con la Hertz e l'Avis sui mezzi anfibi per lo sbarco di truppe a cavallo.
- Bia: Ottimo allora andata, prenotiamo l'anfibio da nove il prima possibile".
Per fortuna Cappa non ha rimesso durante la sua frugale cena composta da tris di primi, lessi con pearà, verdure cotte, macedonia e caffé, ma ha riconfermato la sua chiara intenzione di farlo durante la maratona. Comunicheremo a tutti il suo numero di pettorale, in modo che possiate individuarlo con facilità.
Come si evince dal verbale, peraltro redatto dalla signora Paola in funzione di notaio rogante, dopo la grandissima adesione della prima fermata alla Sorte, stavolta il gruppo era ridotto ai fedelissimi.
Spiccano per cuore la presenza di vomitino Cappa e della inossidabile Enri, mezzi maratoneti ad Amsterdam innamorati della corsa, nonché il ritorno in grande stile del General.
Il General pareva sulla via del pensionamento, pronto a chiudere la carriera, fregiandosi dell'ennesimo titolo conquistato sul campo di battaglia parigino, a causa dell'ormai insopportabile dolore fisico cagionato dalle innumerevoli cicatrici di guerra. Invece l'orgoglio che ha fatto di lui una leggenda lo ha riportato ad allenarsi in silenzio sui lastrici ghiacciati sulle rive dell'Adige, di notte e vestito interamente di nero, per non essere riconosciuto dalle folle inneggianti.
Bentornato General, sotto la tua egida corriamo sempre sotto un arco di trionfo!

giovedì 21 gennaio 2010

Iscrizione ai Latin!


La notte di Natale dell'800 Carlo Magno veniva incoronato Imperatore da Papa Leone III; la notte di Natale del 2009 due giovani ragazzi si iscrivevano ai Latin Marathon Lovers a mezzo bonifico.
Direi che il paragone è più che calzante.
Qualche settimana dopo l'iscrizione veniva indetta la cena sociale, cena a cui ovviamente non potevamo mancare.
Menù macrobiotico, acqua naturale e alle 22 tutti a letto: così si comportano i veri sportivi.
Piuttosto la morte.
Il tutto però era, fortunatamente, leggermente diverso: risotto al tastasal, cotechino con pearà, patate fritte, vino rosso, dolce e a letto verso l'una.
Ah, dimenticavo, un paio di mandarini finali pro capite, provenienti direttamente dalla Grecia, la patria degli eroi: si dice in giro che li abbia coltivati personalmente Achille "piè veloce" prima di andare dalla Troia.
Non potevamo sperare di meglio.
Clima perfetto, ricordava molto Eyes wide shut, infatti eravamo tutti nudi e con solo delle maschere che ci coprivano il volto (vedi foto).
Il mentore -eletto per la serata ragioniere dei Latin, con tanto di calcolatrice, cappellino con la visiera e matita dietro l'orecchio destro- ogni tanto compariva al nostro tavolo e ci descriveva ciò che succedeva intorno a noi, abbassandosi anche i calzoni con la banale scusa di doversi provare una tuta da corsa, quando invece sappiamo benissimo che l'esibizionismo è il suo pane quotidiano!
Scherzi a parte.
O forse no.
Tutti davvero molto gentili e disponibili con i nuovi (e più giovani) arrivati,;abbiamo già ordinato magliette e pantaloncini di varie taglie con il logo dei Latin, materiale che sfoggeremo al prossimo lungo domenicale, con grande fierezza e carichi d'odio (sportivo, s'intende) contro le altre squadre podistiche veronesi.
A Verona solo Latin!
Nota di redazione: c'è un freddo polare la sera in questi giorni, speriamo che le succitate divise dei Latin Marathon, fatte di tessuto intrecciato appositamente per noi dagli dei, ci proteggano e ci guidino verso la luce.

lunedì 11 gennaio 2010

Snowtime

Accendo il computer, apro il file con la tabella per Vienna 2010: in quattro settimane ho fatto quaranta chilometri. Un po' pochini...
Solo per questo dovrò recuperare alla grande e non mi sono ancora pesato dopo le grandi mangiate in montagna (quando non sciavo e non dormivo mangiavo...).
Nonostante l'inevitabile deallenamento natalizio, comunque, non ho rimpianti, perché lo sci ha rubato il mio cuore molto prima della maratona.
Non sembro neanche un vero runner, ma provate a immaginare l'emozione che deve provare lo sciatore nella foto:

e sappiate che questo è Marathon Bia in una foto da me scattata!
Ce la siamo veramente spassata! Chissà se anche la nostra madrina un giorno ci seguirà in fresca...
Un piccolo senso di colpa per gli allenamenti saltati, però, covava in me, cosa che mi ha portato a fare tre uscite.
La prima abbastanza drammatica. Non volendo saltare la giornata di sci ho optato per un'ottima uscita ad ore 7.20 a.m.: dieci chilometri sulla pista da fondo ghiacciata (i fondisti mi odieranno a vita perché in effetti gli rovinavo la pista) a comodi -8 gradi di temperatura. Easy, specialmente quando finisci la corsa dal panettiere ed entrando ti accorgi di avere la barba ricoperta di sudore ghiacciato! Uscire così presto è stato un po' un errore, almeno quanto non tagliarsi la barba...
In una pausa sciistica, poi, sono andato a correre a mezzogiorno: dodici chilometri assimilabili al collinare, ma che fatica! L'inerzia sulla neve non esiste, si è sempre in spinta.
Avendo sulle spalle queste proverbiali esperienze ho fuorviato Marathon Bia a seguirmi in un dieci chilometri mattutino a -3 gradi su pista da fondo con neve fresca e classico photofinish al panificio. Riporto la conversazione tra me (CR) e lui (MB): Km1 - strada secondaria - MB "che figata la corsa sulla neve, mi sento una lince immersa nella natura" CR "Si è bello, vedrai sulla pista da fondo nel bosco!"; Km2 - pista da fondo in salita - MB "Bastaaaa,sto scoppiando, andiamo a correre sulla strada?" CR "Ma no dai che è bello qui"; Km 10 - di nuovo in strada, MB senza cappello con testa bianca dal sudore ghiacciato - MB (con intonazione alla Dan Peterson) "Mmmmmmh, mi sto cagando".
In quest'ultima corsa abbiamo rovinato la pista da fondo a un fondista dalla falcata mostruosamente professionistica e, viste le zone da noi frequentate, chiedo scusa a Cristian "Zorro" Zorzi, alle cui ire per fortuna siamo sfuggiti!
Ora si dovranno riprendere gli allenamenti cittadini con un mezzo pensiero allo skyrunning per l'estate post-viennese...