mercoledì 30 maggio 2012

Amburgo: il post gara

Ormai assorbita la mia personale insoddisfazione per non aver terminato la maratona in meno di 3 ore e 20, darò la mia personale prospettiva sulla più recente impresa dei mezzocaffeboys.
La giornata della gara è stata descritta dettagliatamente dall'ormai trail-man Bia. Ciò che non è stato raccontato con la necessaria enfasi riguarda il pre ed il post gara.
Il ritrovo, come di consueto, è sotto casa del Bia dove il General ci carica sul suo gigantesco SUV nero alla volta dell'aeroporto. In zona check-in compattamento, con l'aggiunta della punta di diamante. Passati i controlli di sicurezza facciamo subito amicizia con Ken (l'amico di Barbie): maglietta rosa shocking, lifting facciale risalente a venti minuti prima e -probabilmente finti- muscoli da Juri Chechi. Tra l'ilarità ci imbarchiamo sul volo per Monaco che poi proseguirà per Amburgo.
Giunti a destinazione, sulla metro, il Bia improvvisa un'estrazione per l'assegnazione dei posti nelle due camere, una da due letti e l'altra da tre. Nel sorteggio sono capitato nella camera da due con Clod, mentre la follia si concentrava nell'altra stanza con i cugini Generale e Punta di diamante: culo, camicia e capelli al vento. Ritirate le chiavi e aperta la porta della camera mi rendo conto di essere finito nell'Hotel degli umpa lumpa: il letto "matrimoniale" aveva dimensioni meno che francesi, risultando poco più di un singolo. Premessa non delle migliori. Come da previsione, alle ore 2 di notte mi ritrovo con Clod in posizione "uomo vitruviano" anche soprannominata per l'occasione "posizione stella".
Il mattino del sabato sveglia presto, colazione e via per la prima tappa del programma da me realizzato prima della partenza. Gita in battello sull'Elba. Giunti al porto investiamo la punta di diamante, unico a conoscere la lingua locale, del compito di capire prezzo, tragitto e durata del tour. Per farla breve, la trattativa con il venditore in lingua tedesca è affetta da gravi problemi di comunicazione, tanto che alla fine optiamo per decidere il da farsi con l'ausilio del metodo "testa o croce". Saliti sul battello, la parte scoperta dello stesso si è trasformata in un set fotografico per il General che si è prestato ad una serie di scatti osé, con tanto di bandiera tedesca sullo sfondo (anche se lui è francese).
Dopo il sollazzo giornaliero ed il ritiro pettorale, l'imprescindibile cena pre gara. Il luogo selezionato è un tipico ristorante italo-tedesco. Al gruppo si sono nel frattempo aggiunti altri quattro elementi capitanati da un amico Latin. Come se niente fosse spazzoliamo sei pirofile di pasta tra arrabbiata, al pesto e al pomodoro. La punta di diamante non curante del fatto che il giorno dopo avrebbe dovuto correre 42km, tracanna mezza bottiglia di vino e la restante metà se le porta via tipo barbone nella metro.
Giunti in albergo, baci abbracci e tutti a nanna!!!
Della gara sapete tutto ma è del post che non sapete nulla. Il General ci ha abbandonato la notte del giorno della maratona, addormentandosi vestito nel letto dell'albergo e svegliandosi alle quattro del mattino, buttando i vestiti a casaccio nel trolley e correndo a prendere la prima metro della giornata.
Il giorno 4, a parte le visite turistiche, prevedeva a sorpresissima una serata in puro stile amburghese: cena da una amica della punta di diamante e festa di innaugurazione della casa di una sconosciuta ragazza tedesca. Sorvolando sulla giornata passata in bicicletta con l'ausilio dell'ottimo bike-sharing cittadino mi vorrei concentrare sulla nottata. Acquistato un regalino per colei che ci preparerà la cena e una cassa da 24 birre da 0,5l partiamo tutti agghindati e ci ritroviamo in una casa super accogliente seduti davanti ad un ottimo piatto di "orzotto". Partono subito due bottiglie di vino e poi via in autobus verso la festa.
Una volta entrati alla festa mi rendo subito conto del disagio che andremo ad affrontare: birra + ragazzi scatenati + musica dance tedesca + frigo pieno di superalcolici + tanta sete = serata devastante! Dopo tre ore e un enorme quantitativo di alcolici ingeriti usciamo sotto i fumi dell'alcool. Io devo ammettere di essere stato quello in condizioni peggiori e vengo trascinato dentro un taxi da cui poi usciro rotolando. Ultimo Kebab e poi a nanna.
Il giorno successivo ci troviamo tardissimo tutti uniti al ristorante dell'albergo per la colazione e per l'ultimo resoconto di questa splendida gita. Tutto sommato è stato tutto fantastico: la città, la gente, la gara, le aringhe, il bike-sharing e naturalmente il disagio che come sempre riusciamo a creare e fronteggiare come veri eroi.

martedì 29 maggio 2012

Un eroe alla 100km del Passatore

Questa la devo raccontare.
Stamattina accendo il computer e mi trovo una mail dell'amico latin Flavio il quale ha partecipato - lo scorso fine settimana - alla 100km del Passatore.
Flavio corre sempre e tanto. Non sta attento ai tempi, alle medie o ai ritmi. Corre per il gusto di correre.
Per questo motivo ha deciso di fare, per la quarta volta, la 100km del Passatore essendo però, in questa occasione per sua stessa ammissione, davvero poco allenato e poco fiducioso di riuscire a completarla.
Bè ce l'ha fatta e stamattina mi ha scritto.
Con il suo permesso do la giusta pubblicità al suo resoconto
"Salve Ale, tutto bene?
Beh sinceramente non so se sia il caso di scriverti quanto ho vissuto, provato questo week end, comunque eccomi qua.
Si' è vero ho partecipato ancora una volta alla 100 km del Passatore, la 4' volta, sono proprio senza scampo.
Io non riesco a scrivere di tempi, sensazioni fisiche o simili, quindi se ti va' te la racconto a modo mio. Troverai poco di interessante dal punto di vista sportivo, vedi tu cosa fare di questa mia mail.
Alla partenza eravamo in parecchi, molti di piu' degli altri anni, con circa 800 debuttanti a questa gara. Poco prima della partenza vedo un podista defilato che scrive qualcosa su un pettorale ad un altro podista, è Giorgio Calcaterra, campione del mondo dei 100 km, lo saluto e mi faccio autografare anche il  mio pettorale.
Prima di partire, mi trovo con 2 miei amici di Milano, Nicholas ed Emanuele, non fanno mai nessuna gara in giro, di nessun tipo, solo il Passatore.
Quest'anno pero' sono assistiti da 3 loro amici in bicicletta che li seguiranno durante il percorso,
I nomi non li conosco, da quei pochi minuti che li visti, chiamiamoli il cow boy, il reggae men e Coppi.
Al reggae men affido una mia T-shirt ed un K-way, nonostante avessi gia' dato il mio borsone all'autobus dell'assistenza.
Nicholas ed Emanuele sono tranquillisimi, la prenderanno come viene, a loro, come a me e al 90% dei partecipanti non interessa altro che arrivare.
Si parte, tempo perfetto, fresco.
Dopo circa 13-14' km di corsetta, decido di completare gli ultimi 3-4 km di salita prevalentemente camminando, per poi arrivare al traguardo dei km 31,5 in  ore 4.18 compresi di massaggio e cambio indumenti.
Come al solito mi perdo in me stesso e butto via circa 30 minuti.
Del cow boy, reggae men e Coppi nessuna traccia.
Poi dal mio telefonino si materializza la voce di un angelo (anche gli angeli probabilmente oltre alle ali hanno anche una voce), nel mio caso è quella di Francesco.
Mi chiede:
-"dove sei?"
-"in Toscana" rispondo
-"si questo l'ho capito ma dove"
Cosi' vengo a sapere che è vicinissimo a me, pronto per corsettare con me.
Mi trovo con lui al km 32 e questo angelo mi scortera' per un bel po'.
Con lui parto e  verso il km 37 affrontiamo la 2' parte di salite, circa 12 km, fatte quasi tutte di corsa direi, a parte gli ultimi 2-3 km.
Arriviamo al traguardo dei 48 km con un mio tempo di 7.26 dalla partenza.
Qui trovo altri 2 miei amici che si sono ritirati, 4 chiacchiere con loro, 1 caffe' un cambio abiti e pero' qui spreco circa 52 minuti.
Si riparte, io e l'angelo Francesco, per un'altra tranche di 17 km. un po' in discesa, non molti, credevo di piu'.
Arriviamo a Marradi, km 65 verso le ore 1,15.
Qui l'angelo custode Francesco  si congeda da me, sale in auto con un grand'uomo di suo zio che lo aveva accompagnato in auto e mi saluta dandomi le ultime raccomandazioni.
Qui a Marradi, altro massaggio, cambio indumenti, ma butto via ben 55 minuti, pazienza.
Ne mancano solo 35 all'arrivo il solo pero' è molto relativo, anzi non conta niente.
Impieghero' poco meno di 6 ore per farli,  ci sono ancora circa 3-4 km. di salite verso il km. 70.
Verso il km. 80 sto un po' male,lo stomaco è proprio in disordine, sorseggio del the ma lo rigetto subito, ho voglia di integrarmi fisicamente, ma non riesco ad ingerire nulla.
Continuo, per fortuna non sono stato catturato dal sonno. Poco prima del km 90 sono finito, non ne ho proprio piu'.
Poco dopo  incontro il mio amico Emanuele, lui era gia' finito da un bel po'.
Lo saluto e continuo in qualche modo fino all'arrivo dove arrivo in h 17.05, circa 55 minuti piu' dell'anno precedente.
E i cavalieri?
Ho saputo all'arrivo che il cow boy verso il km 30 si è smarrito, proseguendo per le colline toscane per 12 km, poi è tornato indietro, caricando la bici sul bus dell'organizzazione e lui seduto su un bel sedile fino a Faenza. Il reggae men con le mie poche cose proprio non si è visto, chissa che fine avra' fatto. Il Coppi lo avevamo incrociato un attimo io e l'angelo Francesco, pedalava lesto in salita, poi nessuna traccia.
L'angelo Francesco invece è stato con me sia fisicamente che intimamente.
Ci rimarra' per un bel po' dentro di me, almeno 50 anni credo.
Così come tutti voi.
Un saluto a tutti
Flavio
Non so perche' faccio queste cose ma a me per il momento va bene cosi' anche se poi alla fine si è un po' disintegrati".
Queste persone rendono speciale la corsa.
Solo loro.
Grande Flavio!

martedì 22 maggio 2012

Perplesso

Domenica correremo il Trail dell'Orsa, percorso di 25km e dislivello positivo di 1900 metri.
Vero è che sia l'Alieno sia il nostro amico Anacleto si scateneranno sulla 43km con dislivello positivo di 2800 metri. In ogni caso mi chiedo perché sono iscritto, con poche salite alle spalle ed un raffreddore che dura da due settimane?
Le previsioni sono disponibili per il momento fino a sabato ed annunciano acqua (e conseguentemente molto fango).
Penso di aver capito come finirà.
Chi prende la macchina?

lunedì 21 maggio 2012

Latin Marathon Lovers

Un nome, una sicurezza.


Tre anni addietro abbiamo - spavaldamente e senza cognizione di causa - iniziato a correre. Quasi in contemporanea ci siamo iscritti ai Latin Marathon Lovers, un'associazione sportiva dilettantistica di circa centocinquanta umani e un paio di alieni, che col tempo abbiamo scoperto essere piena zeppa di persone che non solo vogliono correre, ma che, soprattutto, vogliono divertirsi.
Recentemente, il gruppo storico che ha tenuto su la baracca per anni, ha deciso di tirarsi un po' indietro per, come dicono loro, fare spazio ai giovani.
Clodrunner ed io, con il consueto entusiasmo, ci siamo quindi resi disponibili ad entrare a far parte di quel Consiglio Direttivo che cerca di tenere uniti questi centocinquanta cavalli pazzi.
Detto, fatto.
Insieme ad altri cinque volenterosi siamo stati dunque eletti e, da subito, cercheremo di darci da fare per tenere alto in europa e nel mondo, il buon nome di questa stupenda associazione.
Per aspera ad astra.

 

lunedì 14 maggio 2012

Primo Trofeo del Custoza - Esplosioni addominali

Antefatto.
Giovedì nel tardo pomeriggio, convinto dall'alieno, mi iscrivo in solitaria ad una gara che da settimane già mi attirava davvero molto: http://maratonadelcustoza.wordpress.com/.
Metà asfalto e metà sterrato in posti bellissimi, per complessivi 25 km di saliscendi sulle colline veronesi.
L'alieno stesso avrebbe partecipato.
Tutto a posto direte voi.
Vai, corri e non rompere i coglioni.
Peccato che il giorno prima della suddetta gara sia stato a fare canyoning - o torrentismo - dalla mattina alla sera. Tra torrenti, birre e cena ho toccato il letto ben cinque ora prima della sveglia. Un vero campione.
Nessun problema, comunque pensavo, non è mai morto nessuno per poche ore di sonno.
La tragedia però era in agguato.
Dopo essermi trovato con l'alieno - il quale partiva per arrivare tra i primi dieci ed è arrivato addirittutra quinto (bravissimo!) - siamo partiti sotto un diluvio di proporzioni bibliche.
Fortunatamente proprio sotto il nastro di partenza ho trovato l'amico Anacleto con cui speravo di poter correre in compagnia fino alla fine. Andava tutto bene, ero un po' stanco ma mi sentivo abbastanza in forma nonostante tutto.
Non avevo, però, fatto i conti con l'acqua e il vento. L'effetto combinato che questi due fattori hanno avuto sulla mia panza è paragonabile solo ai test atomici francesi di Mururoa.

Al nono km circa, infatti, ho iniziato silenziosamente ha rallentare lasciando pian piano andare il mio compagno di gara.
Tra il nono e il decimo km ho dato poi il via ad una personale gara di peti contro me stesso. Meglio del concerto di capodanno. Proprio al decimo km mi son accorto che si stava per consumare un dramma.
Con un balzo quasi felino mi sono letterlamente gettato in mezzo al bosco e ai rovi per risolvere la questione prima che la questione risolvesse me.
Dopo circa cinque minuti sono uscito dal bosco più leggero di circa dieci kg.

Ho ripreso a correre al mio ritmo e son arrivato al traguardo in 2 ore e 6 min.
Tutto sommato sono anche soddisfatto considerato che quel fantomatico km 10 l'ho percorso in 10 min grazie al pit stop non preventivato.
La gara è bellissima. Correre sullo sterrato in mezzo ai vigneti è davvero stupendo.
Poi con il diluvio mi son esaltato, fango e scivoloni sono il mio pane quotidiano.
La prossima volta mi porto una pancera riscaldata.

martedì 8 maggio 2012

Amburgo terra di conquista

Facciamo un passo indietro.
Volevo scrivervi della gara. E che gara cribbio.
Cerco di partire dall'inizio, dal momento in cui mi son svegliato e il Generàl era già vestito di tutto punto, con tanto di armatura, spada e scudo. Aveva già fatto una copiosa colazione a base di lasagne al forno e marronata di pere.
Preso atto del lauto banchetto mi sono voltato verso il compagno di branda (la punta di diamante, ritornato alle maratone dopo tre anni di inattività) il quale era a sua volta sommerso di cibo: dalle cinque della mattina, infatti, aveva deciso di mangiare una brioche ogni trenta minuti secchi.
Questo per cercare di sistemarsi lo stomaco dopo le caraffe di vino rosso bevute la sera prima. "Ho un po' di acidità" mi ha infatti confessato tenendosi la pancia.
Vi ricordo, per dovere di cronaca, che il giovane ragazzo ha chiuso la maratona in 3h 07min.
Forse se non si sbronzava faceva il record del mondo.
Chi lo sa. 
Sistemata anch'io - con Max e Clod - la pratica colazione e fatte le foto di rito mi sono strappato le mutande e sono uscito dall'albergo carico come una molla.
Presa le metro e dato avvio alla consueta gara di peti, mi sono accorto di aver dimenticato il fidato Garmin in albergo. Costretto Max ad accompagnarmi abbiamo cominciato a girare a caso alla ricerca dell'albergo che nel frattempo - probabilmente - era stato spostato e nascosto da un manipolo di transformers indemoniati.
Ritornati ai nastri di partenza, e verificato il sempre altissimo grado di tensione agonistica di clodrunner, ci siamo abbracciati e palpeggiati.
Ognuno nella propria griglia e arrivederci a presto.
In questo momento ancora una volta ci siamo chiesti perchè. Perchè vogliamo fare tutta questa fatica? Perchè l'organizzazione gara mette sempre in sottofondo delle musiche trionfalistiche senza senso? Perchè la gente ha dei tatuaggi maori anche dove non batte mai il sole? Tutte domande che non troveranno mai una risposta.
Ma tant'è.
Colpo di pistola e via.
La punta di diamante resta qualche km con me e Max e poi decide che è ora di correre sul serio, mette la freccia e se ne va.
Chiuderà nel tempo citato lasciando una bella chiazza "vomito style" subito sotto lo striscione del traguardo.
Clodrunner - dopo una leggera crisi finale e dopo esser stato sverniciato dalla punta di diamante che sarebbe arrivata a Berlino se avesse potuto - si attesterà sulle 3h 09min.
Io e Max 3h 23min con grande sofferenza e un pizzico di rammarico per non aver sfondato il muro delle 3h 20min.
La gara bellissima. Una città stupenda, popolata da persone davvero accoglienti - meditate milanesi e veronesi che vi incazzate alla prima non competitiva da dieci partecipanti - che addirittura offrivano cibo e bevande ai corridori facendo un tifo davvero sfegatato nei confronti di persone che neanche conoscevano.
Correre così è un piacere, la maratona passa veloce, la gente da la carica che serve per portare a casa la pelle.
Capitolo Generàl. Il nostro condottiero era già in albergo quando siamo tornati.
La versione ufficiale è che ha vinto la gara nella categoria superdotati, la versione ufficiosa è che allo scoccare della mezza maratona ha deciso che la metropolitana era un mezzo molto più intelligente per spostarsi da una parte all'altra della città.
Come sempre non ci sono conferme nè smentite.
Devo dire che la Germania ha regalato, ancora una volta, emozioni davvero inaspettate. 
Paesaggi bellissimi, però la gente ha fatto la differenza.
Specialmente le ragazze mi suggerisce la punta di diamante. 
Lui si che è un vero viveur! 

mercoledì 2 maggio 2012

Est! Est!! Est!!!

Hamburg è bellissima, il tempo è stato perfetto e sono fioccati i record!
Max e Bia 3h23m
Me medesimo 3h9m
e...
La Punta di Diamante 3h7m!!!
Come disse il coppiere del Vescovo Defuk alla scoperta del bianco di Montefiascone: Est! Est!! Est!!!
A breve il racconto delle nostre mirabolanti avventure.