Appuntamento ore 8.30 presso casa mia per il primo allenamento serio post-ferie.
Si presentano all'appuntamento, oltre me, in 2. Il primo è Bia, che come il peggior centauro arriva con il suo mezzo di 14 anni con lo scotch che regge la pedana e un'ammortizzatore che rumoreggia al pari di una flatulenza silenziosa. Dopo poco arriva una Polo senza targa con a bordo il Generale reduce da una esperienza a dir poco strabiliante in terra croata.
Ore 9.15 partenza dal campo M. Gavagnin per svolgere il lungo domenicale.
Il giorno prima dell'allenamento avevo provveduto a fare un'escursione in bicicletta sperando di evitare di sentirmi troppi insulti per percorsi ingestibili e pensavo di aver trovato il miglior tour. Una volta partiti seguiamo la ciclabile fino alla rotonda di Montorio (mio punto di arrivo dell'esplorazione in bicicletta del giorno prima) e a quel punto ci allontaniamo dal percorso pedo/ciclabile per avventurarci su strade sconosciute. Dopo 500mt ci troviamo davanti ad una salita abbastanza impegnativa dove il generale ed io cominciamo ad arrancare (per arrancare intendo che stavo per vomitare!!!). Come dopo ogni salita arriva la discesa e carichi come delle molle ricominciamo a tornare al passo con il Bia che come un furetto impazzito non ha rallentato nemmeno durante il tratto a pendenza 25%.
Dopo il tratto su strada bianca arriviamo a Mizzole e giunti alla boa dei 9km percorsi, il Generale ed io facciamo inversione a U e ci rimettiamo sulla via del ritorno.
Il Bia, preso dall'euforia di essere solo in testa al gruppo, procede promettendo di arrivare a 13km prima di girarsi e percorrere l'impervio percorso dell'andata anche per tornare al campo base.
Il Generale mi propone di scegliere un percorso easy per il ritorno e dopo un cenno con il volto ci buttiamo sul percorso ciclabile lungo la statale. Il Generale ogni 300mt mi domandava "a quanto andiamo?" oppure "quanti km abbiamo fatto?" e io ovviamente gli davo risposte false per farlo correre di più.
Arrivati al campo base-M. Gavagnin ci sediamo davanti al BAR abusivo nel parcheggio e sorseggiamo bibite gasate e dopo poco arriva il Bia al quale passiamo una bottiglietta piena di bollicine.
Due rutti e due scorese e poi tutti sudati nella mia macchina con finestrini chiusi per annusare bene il risultato dello sforzo odierno.
Resoconto:
1. Montorio ottima soluzione per allenamenti domenicali.
2. Mizzole spettacolare, soprattutto l'osteria Le Piere, nella quale voglio assolutamente andare a mangiare e bere gotti.
3. Portandosi dietro 5 euro si potrebbe pensare di fare un'uscita più impegnativa, magari fermandosi per bere e riposare in un campo per un'oretta, prima di girarsi e tornare al campo base.
Si presentano all'appuntamento, oltre me, in 2. Il primo è Bia, che come il peggior centauro arriva con il suo mezzo di 14 anni con lo scotch che regge la pedana e un'ammortizzatore che rumoreggia al pari di una flatulenza silenziosa. Dopo poco arriva una Polo senza targa con a bordo il Generale reduce da una esperienza a dir poco strabiliante in terra croata.
Ore 9.15 partenza dal campo M. Gavagnin per svolgere il lungo domenicale.
Il giorno prima dell'allenamento avevo provveduto a fare un'escursione in bicicletta sperando di evitare di sentirmi troppi insulti per percorsi ingestibili e pensavo di aver trovato il miglior tour. Una volta partiti seguiamo la ciclabile fino alla rotonda di Montorio (mio punto di arrivo dell'esplorazione in bicicletta del giorno prima) e a quel punto ci allontaniamo dal percorso pedo/ciclabile per avventurarci su strade sconosciute. Dopo 500mt ci troviamo davanti ad una salita abbastanza impegnativa dove il generale ed io cominciamo ad arrancare (per arrancare intendo che stavo per vomitare!!!). Come dopo ogni salita arriva la discesa e carichi come delle molle ricominciamo a tornare al passo con il Bia che come un furetto impazzito non ha rallentato nemmeno durante il tratto a pendenza 25%.
Dopo il tratto su strada bianca arriviamo a Mizzole e giunti alla boa dei 9km percorsi, il Generale ed io facciamo inversione a U e ci rimettiamo sulla via del ritorno.
Il Bia, preso dall'euforia di essere solo in testa al gruppo, procede promettendo di arrivare a 13km prima di girarsi e percorrere l'impervio percorso dell'andata anche per tornare al campo base.
Il Generale mi propone di scegliere un percorso easy per il ritorno e dopo un cenno con il volto ci buttiamo sul percorso ciclabile lungo la statale. Il Generale ogni 300mt mi domandava "a quanto andiamo?" oppure "quanti km abbiamo fatto?" e io ovviamente gli davo risposte false per farlo correre di più.
Arrivati al campo base-M. Gavagnin ci sediamo davanti al BAR abusivo nel parcheggio e sorseggiamo bibite gasate e dopo poco arriva il Bia al quale passiamo una bottiglietta piena di bollicine.
Due rutti e due scorese e poi tutti sudati nella mia macchina con finestrini chiusi per annusare bene il risultato dello sforzo odierno.
Resoconto:
1. Montorio ottima soluzione per allenamenti domenicali.
2. Mizzole spettacolare, soprattutto l'osteria Le Piere, nella quale voglio assolutamente andare a mangiare e bere gotti.
3. Portandosi dietro 5 euro si potrebbe pensare di fare un'uscita più impegnativa, magari fermandosi per bere e riposare in un campo per un'oretta, prima di girarsi e tornare al campo base.
Antica Osteria Le Piere - Via Nicolini Emanuele, 43 Mizzole (VR)
RispondiElimina045/8841030 – 045/8841038
Ragazzi, volevo anticiparvi una cosa: non siamo (non sono!) minimamente pronti per questa maratona. Sarà il dramma
RispondiEliminasi lo so, me ne son accorto ieri.
RispondiEliminabisogna darci dentro e per quella primaverile 2011 bisogna iscriversi (o almeno decidere con ufficialità) molto molto prima
Madrid in primavera , oppure ritorno a Paris dai miei tifosi ...
RispondiEliminaCapaldi arriverà il Garmin anche per me così non vi stresserò più . Che porche lungo il percorso però
RispondiEliminaMa General ti eri registrato anche a sto blog mi pare. Dovresti avere il nome e la pass..
RispondiEliminaO forse fai così per cercare di mantenere un'alea di mistero dietro la tua leggendaria figura?