Ci tengo a scrivere un post sul mio incubo del periodo natalizio.
Ultimamente i miei gentili compagni di gioco mi propongono un percorso che potrei definire "inquietante". Si tratta di 5km da percorrere partendo dalle piscine Santini e che termina in Val Borago.
In se è un bel giro ma ha tre problematiche se percorso nel periodo invernale e per di più dopo le 19.30: il buio, la salita e il fango.
I due sherpa Clod e Bia non si accorgono mai della mia difficolta, ma tutte le volte arranco a quella prima maledetta pendenza, che potrei paragonare alla prima delle fatiche di Ercole, visto che cerco di andare alla stessa velocita delle due gazzelle con cui mi alleno.
Devo dire che la prima discesa di 100m che si incontra mi è sempre di grande sollievo e mi permette di respirare normalmente prima del rush finale.
Subito dopo la discesetta si parte di gran carriera e si arriva alla vera e propria sfida che porta, dopo 500m di strada asfaltata, all'off road nella piu totale oscurita.
L'arrivo è sancito dalle luci di una abitazione, che probabilmente appartiene ad un temerario che non ha paura dell'umidità della zona e nemmeno di tre loschi individui i quali ogni tanto si avvicinano ansimando al suo portone di casa.
Attendo con ansia l'arrivo della stagione primaverile che, visti anche gli orari sempre più notturni dei nostri allenamenti, ci permetterà di correre con più luce, meno gelo e in nuovi pianeggianti (speriamo!!!) percorsi.
Ultimamente i miei gentili compagni di gioco mi propongono un percorso che potrei definire "inquietante". Si tratta di 5km da percorrere partendo dalle piscine Santini e che termina in Val Borago.
In se è un bel giro ma ha tre problematiche se percorso nel periodo invernale e per di più dopo le 19.30: il buio, la salita e il fango.
I due sherpa Clod e Bia non si accorgono mai della mia difficolta, ma tutte le volte arranco a quella prima maledetta pendenza, che potrei paragonare alla prima delle fatiche di Ercole, visto che cerco di andare alla stessa velocita delle due gazzelle con cui mi alleno.
Devo dire che la prima discesa di 100m che si incontra mi è sempre di grande sollievo e mi permette di respirare normalmente prima del rush finale.
Subito dopo la discesetta si parte di gran carriera e si arriva alla vera e propria sfida che porta, dopo 500m di strada asfaltata, all'off road nella piu totale oscurita.
L'arrivo è sancito dalle luci di una abitazione, che probabilmente appartiene ad un temerario che non ha paura dell'umidità della zona e nemmeno di tre loschi individui i quali ogni tanto si avvicinano ansimando al suo portone di casa.
Attendo con ansia l'arrivo della stagione primaverile che, visti anche gli orari sempre più notturni dei nostri allenamenti, ci permetterà di correre con più luce, meno gelo e in nuovi pianeggianti (speriamo!!!) percorsi.
I lettori non veneti mi perdonino:
RispondiEliminaCappa, te si ridicolo, te vedaré st'istà col mountain.