Ieri, probabilmente, abbiamo chiuso la nostra stagione agonistica.
Se di agonismo si può parlare.
Carichi come delle molle Max ed io, guidati dal nostro Generale e da un bel gruppetto di Latin Marathon Lovers, siamo giunti, dopo aver attraversato la frontiera, sulla sponda bresciana della summenzionata pozza d'acqua.
Qui, dopo svariati problemi di esplosioni addominali, abbiamo incontrato due amici Latin con cui, secondo precisi accordi, si sarebbe dovuto costituire un trenino inarrestabile.
Io non sono molto esperto di trenini e altre cose porno di questo genere, ma, confortato dall'esperienza di Max in materia, ho deciso di accettare.
Pronto a tutto mi sono determinato nell'incontrare gli altri togliendomi subito i pantaloni.
Dopo aver capito che si trattava di un trenino con intenzioni non turpi - e dopo essermi rivestito - abbiamo deciso che il ritmo sarebbe stato di 4'10" con cambi regolari ogni km.
Chiusura della gara in 1h e 29 min, record per tutti, tappeti rossi e tante miss che ci abbracciavano e ci baciavano.
Ovviamente non è andata così.
Al km 7 Max ci ha lasciato, si è staccato lanciando improperi vari. E' rimasto dietro di qualche centinaio di metri cercando di rientrare, ma poi ha mollato ed ha fatto il suo ritmo.
Tra il km 12 e il km 16 anche gli altri due amici hanno abbandonato il trenino che a quel punto è completamente deragliato.
Le numerose salite, di cui non eravamo al corrente, ci hanno tagliato le gambe e il famoso ritmo a 4'10" l'abbiamo tenuto solo per metà gara sputando sangue e alveoli polmonari.
Dopo il deraglio, quindi, era già evidente che sarebbe stato impossibile concludere la gara con il tempo sperato.
A quel punto, arrendendomi all'evidenza e alla gamba che non c'era più, anch'io ho rallentato notevolmente il ritmo divertendomi solo a fare le discese a velocità stroboscopiche.
Morale della favola: 1h e 32min per me e 1h e 35min per Max.
Nota di merito per il Generale il quale ha chiuso la gara con il suo nuovo primato di 1h e 50min.
La stagione è finita, andate in pace.
Pare.