Come l'italiano medio anche il mezzo caffé medio va in vacanza in agosto, mese in cui fa' progetti agonistici e letture ispirazionali. D'altra parte si sa: capodanno è una formalità, il vero anno segue il buon vecchio periodo scolastico.
Nel corso delle mie vacanze, quindi, ho corso in libertà senza GPS ed ho fatto delle buone letture.
Tempo fa ho comprato l'interessante Curarsi coi libri, il quale segnalava come lettura per combattere l'alcolismo l'ottimo Once a runner, di John L. Parker Jr..
Ovviamente non è un libro sull'alcolismo, ma un bellissimo romanzo in cui regnano la determinazione, la forza di spirito ed il coraggio in mezzo alle più aspre difficoltà. E' impossibile non immedesimarsi in Quenton Cassidy, studente universitario che gareggia sulla distanza del miglio, ed avere una voglia matta di uscire per una corsa. A volte nel tempo si perde la motivazione e si fatica a trovare nuovi stimoli: quest'avvincente romanzo può essere di grande ispirazione.
Nell'ordinare il libro di Parker, Amazon mi ha dato i classici consigli non richiesti, tra cui appariva The Perfect Mile, di Neal Bascomb.
Si tratta della storia vera della competizione a livello mondiale degli anni cinquanta per scendere per la prima volta sotto il muro dei 4 minuti nella gara sul miglio. Il libro è davvero ben scritto e si divora alla velocità della luce. Leggendolo si respira l'aria sana dello sport d'altri tempi, prima che nascesse la figura dello sportivo professionista. Questi campioni, diversamente da quelli odierni, sono degli amatori, ancorché molto forti; lottano quindi non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni, fatta di studio o lavoro proprio come quella di tutti noi, il che dà un sapore speciale alla lettura.
Purtroppo penso siano pubblicati solo in inglese. Consiglio di leggere prima The Perfect Mile e poi Once a runner, perché nel secondo si fanno riferimenti ad atleti del passato che vale la pena conoscere.
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