Anche quest'anno non cambiare: stessa montagna, stessa neve. Secondo la tradizione di rito ho trascorso le vacanze natalizie nell'amena Val di Fassa, per soddisfare l'indomita e sfrenata passione per lo sci da discesa.
Se la corsa è la madre di tutti gli sport, allora lo sci è il figlio che le giace in grembo, oltre a sedere alla destra del Padre, naturalmente. La Trinità si chiama scialpinismo, ma questa è un'altra storia.
Dunque, mentre in Val di Fassa mi dedicavo all'attività spirituale sopra descritta, mi sono imbattuto nel nostro amico maratoneta. Per identificarlo meglio e per questioni di privacy, lo chiamerò simpaticamente l'"Alieno".
L'Alieno è stato più volte citato in questo blog, come quel ragazzo totalmente impreparato che ha corso la sua prima maratona in 3h07', la seconda in 2h42' e la terza in 2h34'. Il tutto nel giro di un anno e mezzo. Non credo serva aggiungere altro.
Riprendendo il racconto, l'Alieno è entrato nella cabina dell'impianto di risalita dove mi trovavo, trafelato come non mai per aver fatto una discesa di sedici chilometri senza stop e lì ho scoperto di averlo come vicino di casa in Val di Fassa.
Intimorito dagli inviti a correre con l'Alieno, ho cercato di svicolare fino al giorno X in cui non mi sono potuto esimere da una corsa insieme.
Ore otto della mattina, temperatura di meno dieci, esco di casa baldanzoso, faccio per imboccare la strada asfaltata effetuando un'enegica curva a gomito e slam!!!
Il fondo era ghiacciato, così mi sono steso al suolo rompendo il garmin. Non mi sono perso d'animo e sono arrivato sotto casa dell'alieno: pronti via, partiti!
Incredibilmente mi sentivo leggiero e presto (come la lonza di dantesca memoria) e risalivo senza fatica sui pendii delle piste da fondo innevate, tant'è che ad un certo punto ho sentito l'Alieno ansimare paurosamente! Senza proferir verbo mi sono goduto un momento di profonda gloria interiore, credendo di essere ormai pronto per imprese epiche. Il tutto è prevedibilmente sfumato nella delusione più cocente quando ho scoperto il ritmo effettivo a cui stavamo correndo e che l'amico per colazione si era sbafato quattro cotechini, seguendo pedissequamente la dieta a zona prescrittagli dal più noto nutrizionista locale (foto).
L'Alieno è un po' competitivo, non so se si capiva, quindi mi ha precettato per una rilassante corsetta di febbraio con partenza dalla Val di Fassa (m. 1320) e arrivo al rifugio Gardeccia (m. 1950). Vi avviso quando parto per l'impresa, così potete salutarmi adeguatamente prima della mia morte in altura.
Per inciso lo stesso percorso è stato scelto per l'arrivo della tappa del Giro d'Italia 2011 Conegliano - Gardeccia.
anch'io anch'io rifugio Gardeccia anch'io
RispondiEliminaBravo bia! così ti voglio! a febbraio la facciamo (e mi sa che mi farò un sopralluogo da solo prima ;)) e Clod ricordati che adesso che hai postato i miei affanni voglio immediatamente un nuovo confronto e competitivo per giunta, a costo di iscrivermi all'ultimo alla Montefortiana! ;)
RispondiEliminaScherzi a parte spero ne facciamo ancora di corsette mattutine presciistiche e che iniziamo a breve anche la stagione dello sci alpinismo. I fuoripista che mi sono fatto con la guida alpina mi han fatto capire che sciare in pista va lasciato ai turisti occasionali!! (e a febbraio sto organizzando un corso di 2 giorni di sci alpinismo durante un weekend con la guida che mi è piaciuta un casino, se volete partecipare sentiamoci!)
Un abbraccio dall' alienATo
spettacolo!
RispondiEliminasi dai ci organizziamo per corse in montagna e uscite fuoripista.
la neve fresca è il futuro!
Lo sapevo che prima ho poi saresti finito nel tunne scialpinismo, è già da tempo che lo preconizzo!
RispondiEliminaSto cercando di rimettere in pista il mio fisico deragliato nel baratro per affrontare degnamente la Montefortiana, ma credo non ci sia più nulla da fare!