Domenica nuova gara per il gruppo mezzo caffè.
Sull'onda della consueta totale disorganizzazione che regna sovrana in ogni nostra iscrizione campestre o stradale, saremo a Milano per correre la "Stramilano Agonistica Internazionale HalfMarathon".
Dal nome potrebbe sembrare un'impresa simile allo sbarco dei mille garibaldini partiti - contro la volontà dei leghisti dell'epoca - dal porto di Quarto alla volta della Sicilia.
Però non è così.
Infatti non è altro che una semplicissima mezza maratona.
Dare, però, nomenclature altisonanti fa parte del gioco, è come dire general manager invece che capo reparto oppure briefing invece che riunione. E chi più ne ha più ne metta.
L'uomo italico è sempre abilissimo nell'ingrandire clamorosamente la propria posizione sociale, lavorativa e ormai anche sportiva.
Comunque la gara - nome a parte - sembra davvero affascinante. Ecco il percorso:
Storicamente è stata corsa e vinta da atleti di primo piano del podismo terrestre e non.
Tra i vincitori italiani figurano i nomi di Fava, Cova, Bordin e Berradi. Hanno partecipato anche titolati fuoriclasse africani.
Cito dal sito ufficiale: "Il primo record mondiale venne realizzato nel 1993 da Moses Tanui con uno straordinario 59’47”. Tempone che resistette fino al 1998, quando il mitico keniano Paul Tergat, fermò i cronometri sul tempo di 59’17”, rimasto, a lungo, primato assoluto della mezza maratona, e che ancora oggi resiste come record della Stramilano Agonistica. Nel 2002 l’exploit del palermitano di origine marocchina, Rachid Barradi con il tempo 1h00’20”, ha stabilito il primato italiano".
Fascino. Storia. Eroi.
Le premesse ci sono tutte.
Noi, ovviamente, come da tradizione ci potevamo allenare meglio.
Chi l'ha duro la vince.
Speriamo che sia un percorso veloce, altrimenti visto come mi sono allenato dopo la mezza di Verona non ho alcuna possibilità di miglioramento...
RispondiEliminasi si è veloce! pianori!
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