La notte di Natale dell'800 Carlo Magno veniva incoronato Imperatore da Papa Leone III; la notte di Natale del 2009 due giovani ragazzi si iscrivevano ai Latin Marathon Lovers a mezzo bonifico.
Direi che il paragone è più che calzante.
Qualche settimana dopo l'iscrizione veniva indetta la cena sociale, cena a cui ovviamente non potevamo mancare.
Menù macrobiotico, acqua naturale e alle 22 tutti a letto: così si comportano i veri sportivi.
Piuttosto la morte.
Il tutto però era, fortunatamente, leggermente diverso: risotto al tastasal, cotechino con pearà, patate fritte, vino rosso, dolce e a letto verso l'una.
Ah, dimenticavo, un paio di mandarini finali pro capite, provenienti direttamente dalla Grecia, la patria degli eroi: si dice in giro che li abbia coltivati personalmente Achille "piè veloce" prima di andare dalla Troia.
Non potevamo sperare di meglio.
Clima perfetto, ricordava molto Eyes wide shut, infatti eravamo tutti nudi e con solo delle maschere che ci coprivano il volto (vedi foto).
Il mentore -eletto per la serata ragioniere dei Latin, con tanto di calcolatrice, cappellino con la visiera e matita dietro l'orecchio destro- ogni tanto compariva al nostro tavolo e ci descriveva ciò che succedeva intorno a noi, abbassandosi anche i calzoni con la banale scusa di doversi provare una tuta da corsa, quando invece sappiamo benissimo che l'esibizionismo è il suo pane quotidiano!
Scherzi a parte.
O forse no.
Tutti davvero molto gentili e disponibili con i nuovi (e più giovani) arrivati,;abbiamo già ordinato magliette e pantaloncini di varie taglie con il logo dei Latin, materiale che sfoggeremo al prossimo lungo domenicale, con grande fierezza e carichi d'odio (sportivo, s'intende) contro le altre squadre podistiche veronesi.
A Verona solo Latin!
Nota di redazione: c'è un freddo polare la sera in questi giorni, speriamo che le succitate divise dei Latin Marathon, fatte di tessuto intrecciato appositamente per noi dagli dei, ci proteggano e ci guidino verso la luce.
Direi che il paragone è più che calzante.
Qualche settimana dopo l'iscrizione veniva indetta la cena sociale, cena a cui ovviamente non potevamo mancare.
Menù macrobiotico, acqua naturale e alle 22 tutti a letto: così si comportano i veri sportivi.
Piuttosto la morte.
Il tutto però era, fortunatamente, leggermente diverso: risotto al tastasal, cotechino con pearà, patate fritte, vino rosso, dolce e a letto verso l'una.
Ah, dimenticavo, un paio di mandarini finali pro capite, provenienti direttamente dalla Grecia, la patria degli eroi: si dice in giro che li abbia coltivati personalmente Achille "piè veloce" prima di andare dalla Troia.
Non potevamo sperare di meglio.
Clima perfetto, ricordava molto Eyes wide shut, infatti eravamo tutti nudi e con solo delle maschere che ci coprivano il volto (vedi foto).
Il mentore -eletto per la serata ragioniere dei Latin, con tanto di calcolatrice, cappellino con la visiera e matita dietro l'orecchio destro- ogni tanto compariva al nostro tavolo e ci descriveva ciò che succedeva intorno a noi, abbassandosi anche i calzoni con la banale scusa di doversi provare una tuta da corsa, quando invece sappiamo benissimo che l'esibizionismo è il suo pane quotidiano!
Scherzi a parte.
O forse no.
Tutti davvero molto gentili e disponibili con i nuovi (e più giovani) arrivati,;abbiamo già ordinato magliette e pantaloncini di varie taglie con il logo dei Latin, materiale che sfoggeremo al prossimo lungo domenicale, con grande fierezza e carichi d'odio (sportivo, s'intende) contro le altre squadre podistiche veronesi.
A Verona solo Latin!
Nota di redazione: c'è un freddo polare la sera in questi giorni, speriamo che le succitate divise dei Latin Marathon, fatte di tessuto intrecciato appositamente per noi dagli dei, ci proteggano e ci guidino verso la luce.
LML rulez!
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