Accendo il computer, apro il file con la tabella per Vienna 2010: in quattro settimane ho fatto quaranta chilometri. Un po' pochini...
Solo per questo dovrò recuperare alla grande e non mi sono ancora pesato dopo le grandi mangiate in montagna (quando non sciavo e non dormivo mangiavo...).
Nonostante l'inevitabile deallenamento natalizio, comunque, non ho rimpianti, perché lo sci ha rubato il mio cuore molto prima della maratona.
Non sembro neanche un vero runner, ma provate a immaginare l'emozione che deve provare lo sciatore nella foto:
Solo per questo dovrò recuperare alla grande e non mi sono ancora pesato dopo le grandi mangiate in montagna (quando non sciavo e non dormivo mangiavo...).
Nonostante l'inevitabile deallenamento natalizio, comunque, non ho rimpianti, perché lo sci ha rubato il mio cuore molto prima della maratona.
Non sembro neanche un vero runner, ma provate a immaginare l'emozione che deve provare lo sciatore nella foto:
e sappiate che questo è Marathon Bia in una foto da me scattata!
Ce la siamo veramente spassata! Chissà se anche la nostra madrina un giorno ci seguirà in fresca...
Un piccolo senso di colpa per gli allenamenti saltati, però, covava in me, cosa che mi ha portato a fare tre uscite.
La prima abbastanza drammatica. Non volendo saltare la giornata di sci ho optato per un'ottima uscita ad ore 7.20 a.m.: dieci chilometri sulla pista da fondo ghiacciata (i fondisti mi odieranno a vita perché in effetti gli rovinavo la pista) a comodi -8 gradi di temperatura. Easy, specialmente quando finisci la corsa dal panettiere ed entrando ti accorgi di avere la barba ricoperta di sudore ghiacciato! Uscire così presto è stato un po' un errore, almeno quanto non tagliarsi la barba...
In una pausa sciistica, poi, sono andato a correre a mezzogiorno: dodici chilometri assimilabili al collinare, ma che fatica! L'inerzia sulla neve non esiste, si è sempre in spinta.
Avendo sulle spalle queste proverbiali esperienze ho fuorviato Marathon Bia a seguirmi in un dieci chilometri mattutino a -3 gradi su pista da fondo con neve fresca e classico photofinish al panificio. Riporto la conversazione tra me (CR) e lui (MB): Km1 - strada secondaria - MB "che figata la corsa sulla neve, mi sento una lince immersa nella natura" CR "Si è bello, vedrai sulla pista da fondo nel bosco!"; Km2 - pista da fondo in salita - MB "Bastaaaa,sto scoppiando, andiamo a correre sulla strada?" CR "Ma no dai che è bello qui"; Km 10 - di nuovo in strada, MB senza cappello con testa bianca dal sudore ghiacciato - MB (con intonazione alla Dan Peterson) "Mmmmmmh, mi sto cagando".
Ce la siamo veramente spassata! Chissà se anche la nostra madrina un giorno ci seguirà in fresca...
Un piccolo senso di colpa per gli allenamenti saltati, però, covava in me, cosa che mi ha portato a fare tre uscite.
La prima abbastanza drammatica. Non volendo saltare la giornata di sci ho optato per un'ottima uscita ad ore 7.20 a.m.: dieci chilometri sulla pista da fondo ghiacciata (i fondisti mi odieranno a vita perché in effetti gli rovinavo la pista) a comodi -8 gradi di temperatura. Easy, specialmente quando finisci la corsa dal panettiere ed entrando ti accorgi di avere la barba ricoperta di sudore ghiacciato! Uscire così presto è stato un po' un errore, almeno quanto non tagliarsi la barba...
In una pausa sciistica, poi, sono andato a correre a mezzogiorno: dodici chilometri assimilabili al collinare, ma che fatica! L'inerzia sulla neve non esiste, si è sempre in spinta.
Avendo sulle spalle queste proverbiali esperienze ho fuorviato Marathon Bia a seguirmi in un dieci chilometri mattutino a -3 gradi su pista da fondo con neve fresca e classico photofinish al panificio. Riporto la conversazione tra me (CR) e lui (MB): Km1 - strada secondaria - MB "che figata la corsa sulla neve, mi sento una lince immersa nella natura" CR "Si è bello, vedrai sulla pista da fondo nel bosco!"; Km2 - pista da fondo in salita - MB "Bastaaaa,sto scoppiando, andiamo a correre sulla strada?" CR "Ma no dai che è bello qui"; Km 10 - di nuovo in strada, MB senza cappello con testa bianca dal sudore ghiacciato - MB (con intonazione alla Dan Peterson) "Mmmmmmh, mi sto cagando".
In quest'ultima corsa abbiamo rovinato la pista da fondo a un fondista dalla falcata mostruosamente professionistica e, viste le zone da noi frequentate, chiedo scusa a Cristian "Zorro" Zorzi, alle cui ire per fortuna siamo sfuggiti!
Ora si dovranno riprendere gli allenamenti cittadini con un mezzo pensiero allo skyrunning per l'estate post-viennese...
Ora si dovranno riprendere gli allenamenti cittadini con un mezzo pensiero allo skyrunning per l'estate post-viennese...
che spettacolo!
RispondiEliminalacrime
Vergogna! Prima mi aizzate e poi 40km in 4 settimane...
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