martedì 10 gennaio 2012

Giovani marmotte alla riscossa (Qui, Quo senza Qua)

Durante le vacanze natalizie mi sono reso conto che l'asfalto del nostro amato lungadige è ormai troppo logoro.
Le nostre leve hanno bisogno di nuovi stimoli.
Spinto da questa voglia ho cominciato a pensare quali nuovi percorsi potrebbero ospitare i nostri allenamenti invernali e magari primaverili.
Una notte insonne mi ha portato consiglio e come per magia ho estratto dal cilindro un nuovo tragitto subito testato domenica scorsa con l'instancabile scalatore Bia.
D'accordo anche con il General - Clod nel frattempo stava soccorrendo sventurati sciatori rimasti nudi e privi di amore lungo lungo - ci siamo dati appuntamento alle 9.30. Alle ore 10 e zerozero, però, io e il Bia, non vedendo sopraggiungere il nostro Napoleone, abbiamo capito che per l'ennesima volta egli non sarebbe arrivato.
Una rivolta nelle Antille Olandesi, di cui ci è giunta notizia ascoltando radio birikina, doveva essere da lui domata e in quel frangente probabilmente - dopo aver conseguito l'ennesima vittoria - stava ricevendo gli onori che competono ad un guerriero del suo rango.
Col cuore gonfio di tristezza e gli occhi gonfi delle classiche caccole domenicali siamo partiti, a malincuore, senza una guida.
Dopo aver abbandonato la nostra carrozza d'acciaio e aver effettuato un breve riscaldamento abbiamo aggredito la salita.
Per i local: direzione pizzeria all'Oca, a Montericco, poi discesa a rotta di collo tra alcuni tornanti in via Montagnola e quindi parrocchia di Arbizzano. Dalla chiesa abbiamo poi proseguito sulla sinistra nella stretta via Sparavieri che, chiusa tra due muri antichi, ci ha portato fino ad una strada sterrata che termina a Parona. Dopo aver attraversato alcune ripide viette ci siamo riallacciati all'originaria salita (ora divenuta discesa) in modo da completare uno stupendo anello bucolico.
Non abbiamo incontrato quasi nessuno, la luce era stupenda ed i campi illuminati da una luce incredibile. Credevo di essere morto e in paradiso, poi però mi sono reso conto che non poteva essere in quanto finirò sicuramente in purgatorio nel girone dei nudisti.
Non facendoci pregare troppo ci siamo lasciati trasportare dalla pendenza finale e al grido di "kawabonga" siamo ritornati alla macchina frilli e pimpanti.
Totale complessivo 10km, nessuna macchina incontrata e un ottimo allenamento per la Montefortiana 2012.
Vi consiglio il tragitto e magari, dopo averlo fatto, lasciateci un vostro commento.

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