La mia libreria podistica è ora arricchita dalla mitica "Guide to road racing" dell'idolo assoluto Alberto Salazar (chi non lo conoscesse cerchi su wikipedia e faccia ammenda inginocchiandosi sui ceci per mezzora, poi prosegua pure nella lettura di questo post).
Il libro, purtroppo disponibile solo in inglese, è decisamente al livello delle aspettative.
Il linguaggio è semplice e sono approfonditi con approccio molto pratico tutte le parti di cui si compone un ciclo di allenamento. Diversamente da molti altri testi, pur molto apprezzabili, Salazar prende per mano il lettore e gli spiega come costruire la propria tabella, adattarla alle proprie esigenze e capacità, modificarla in corsa a seconda delle sensazioni.
Il grande pregio di Salazar è di essere stato un grande atleta e di saper dare consigli avendo sperimentato le tecniche, la fatica, le sensazioni in prima persona.
Non ci sono tabelle prefatte: al massimo si trovano delle indicazioni generali. Per esempio nel capitolo sulla maratona l'autore individua solamente la distanza dei lunghi domenicali e il carico di chilometri settimanali, sta poi a ciascuno stabilire quali ripetute fare e come, secondo le indicazioni negli altri capitoli.
Prepararsi una tabella richiede con questo metodo richiede, naturalmente, un certo lavoro. Però si ha poi la netta impressione di essere in grado di dominare la tabella, senza doverla subire come un'imposizione insensata.
Se sapete l'inglese non può mancare nella vostra biblioteca!
Un neo: tutti i riferimenti sia alle distanze che ai ritmi sono alle miglia, quindi è necessario fare delle conversioni per ritrovarsi.
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