martedì 25 giugno 2013

GariBaldo

Domenica si è tenuta la prima ed ultima edizione del GariBaldo, uno splendido trail sulle creste del Monte Baldo con partenza da Prada ed arrivo a Malcesine.
Alla prestigiosissima manifestazione, cui si accede solo su invito come al Tour de France, hanno preso parte ben sette atleti, tutti di primo piano: il sottoscritto, Bia, Max, l'Alieno, il Follez (il leader della tribute band dei Village People), il Biru e - udite udite - Valentina... una donna!
Ore di disagio logistico per piazzare le auto all'arrivo e siamo potuti partire in ovvio ritardo sulla folle tabella di marcia.
Il percorso si può riassumere così: 24 chilometri con 1.500 metri di dislivello positivo e 2.400 metri di dislivello negativo. Si dirà: tutta in discesa! 
Mica tanto, perché 2.000 metri di discesa ce li siamo sorbiti negli ultimi 8 chilometri. Salita+discesa+discesa+discesa=gambe da rottamare. Ecco una foto dell'Alieno che si sta per buttare.

Ieri ed oggi, dolorante mentre andavo in ufficio in bicicletta, ho ringraziato nel mio cuore lo sponsor che ha permesso l'organizzazione di questo evento eccezionale, Birra Lessinia.
L'abbrivio della lunga discesa ci ha fatto planare direttamente nel Lago di Garda, dove siamo finiti in ammollo a ristorarci con la bevanda dello sponsor. Io personalmente ho dato il meglio nel terzo tempo, specialità nella quale sono sempre da podio.


giovedì 20 giugno 2013

Kilian's Quest

Io arrivo sempre tardi.
Anche alle gare.
Ho scoperto solo ieri sera l'esistenza di una breve serie - trasmessa dal 2011 sul canale Salomon Running - il cui nome è Kilian's Quest.


Kilian's Quest stagione 1
Kilian's Quest stagione 2
Kilian's Quest stagione 3
Kilian's Quest stagione 4

Credo non avessi bisogno di gasarmi ulteriormente per la corsa in montagna.
Ma tant'è.
In questo momento andrei a fare l'ultra trail del Monte Bianco.

mercoledì 19 giugno 2013

100 km del Sahara 2013 - 3° tappa

Conclusa la maratona con punte di 40° abbiamo tutti pensato che inforcare nuovamente le scarpe il giorno successivo sarebbe stato impossibile. L'atmosfera che si era creata - amicizia ma anche competizione - ha però spinto tutti verso una rapida ripresa psicofisica.
Litri e litri di endorfina venivano prodotti dai nostri corpi a ritmi forsennati.
L'elevato numero di vesciche passava in secondo piano.
Dopo un giretto pomeridiano (a piedi n.d.r.) nei prossimi dintorni di Saint Louis, una birretta e una cena ci siamo buttati a letto gustando appieno un tasso di umidità da guinnes dei primati.
La mattina successiva dopo un breve trasferimento in pullman siamo arrivati al Parco di Djoudj.
Pronti per la terza tappa.
La frazione è iniziata alle 7.00 di mattina e il clima sembrava concedere finalmente una tregua dopo le temperature da altoforno del giorno precedente. Caricati anche dal fondo del percorso - il più duro e meno sabbioso di tutti i 100 km percorsi - siamo partiti spediti.
Era tutta un'illusione.
Purtroppo Max dopo circa mezz'ora di gara, ben conscio che i km totali sarebbero stati 24, ha rallentato per evitare di andare in crisi.
Da quel momento sono rimasto da solo fino alla fine senza mai incontrare nessuno e chiudendo con una decima posizione che mi ha riempito d'orgoglio. I nove davanti erano troppo forti per me, prenderli sarebbe stato impossibile. Devo dire che nella mia breve e misera carriera podistica la terza tappa (e anche la quarta, sempre conclusa in decima posizione) della 100 km del Sahara mi hanno fatto tagliare il traguardo con una soddisfazione enorme e con la consapevolezza che non avrei potuto fare di meglio.
Questa mia autoproclamazione di eroe dei due mondi trova ulteriore fondatezza nelle temperature che, anche durante la terza tappa, sono lievitate clamorosamente, soprattutto dal 10 km in poi.
Il caldo abbraccio dei 40° si stringeva intorno a noi ancora una volta.
Gli ultimi 3 km sono stati una vera e propria agonia con le forze che pian piano venivano meno, ma con la voglia di rimanere decimo fino alla fine a costo di arrivare con la lingua sotto i talloni.
Tagliato il traguardo, ed atteso l'arrivo di Max, ci siamo resi conto che il piccolissimo comprensorio di camere in cui era ubicato l'arrivo comprendeva anche una piscina di tutto rispetto.
Crema da sole, pare crociate, racchettoni, infradito e mojito ci aspettavano.
Magari.
Mentre ci trascinavamo senza metà attendendo la convocazione per il pranzo con l'ennesima birra in mano abbiamo visto le scene più dure della settimana.
I partecipanti erano davvero a pezzi.
Uno è praticamente svenuto davanti a noi.
Stavano tutti dando fondo alle ultime energie ed il pensiero di correre altri 21 km il giorno successivo (questa volta nuovamente con sabbia desertica) veniva tenuto molto lontano per evitare di essere sopraffatti dal preoccupazione.
Regnava una spavalda gioia.

lunedì 10 giugno 2013

Follia al trail del Monte Soglio

Girovagando per la rete ho trovato questo articolo che credo meriti la più ampia diffusione, tanto più che la gara in questione, cui abbiamo partecipato anche noi nel 2011, ha visto negli anni un aumento esponenziale del numero degli iscritti.
Si tratta di trappole posizionate sul percorso appositamente per ferire i concorrenti.
 Sono allibito.

domenica 9 giugno 2013

Aspettando la Dolomites Sky Race

Quando l'anno scorso Bia, l'Alieno ed altri amici sono riusciti a completare il percorso ufficiale della Dolomites Sky race, che da anni non era percorribile per condizioni avverse, ho pensato al vecchio detto "ogni lasciata è persa".
Manca un mese e mezzo, ma giudicate voi:
Comunque sia, parteciperò perché la gara è bellissima e spererò fino all'ultimo di conquistare la cima del Piz Boè per l'emozione che ne deriva.
Nel frattempo abbiamo smesso di starcene con le mani in mano ed abbiamo ricominciato a macinare un po' di chilometri. Oggi, prima che si sprigionasse l'ormai classicissimo tropical thunder domenicale, abbiamo corso 17 chilometri sulle casalinghe torricelle con buone sensazioni (salvo per quel pantofolone di Max che non arriva mai in cima ad una salita e per questo è sanzionato con l'obbligo perpetuo di offrire il gelato a qualunque runner incontri e gliene faccia richiesta).
Per il 23 giugno, invece, abbiamo pianificato un trail in autonomia sulle creste del monte Baldo, con partenza da Prada ed arrivo a Malcesine. Il percorso è interessante, perché di solito si fa' a rovescio, cioè da nord a sud.
Speriamo che il tempo regga, altrimenti... andiamo lo stesso!
Bia è in piena addiction da trail e ha deciso di correre il 14 luglio (la settimana prima della Sky Race) la Gardena Mountain Run che parte da Ortisei ed arriva alla stazione a monte del Seceda. In effetti è una bella gara di 14,5km, con arrivo in salita e 1.280 metri di dislivello positivo.
Direi che l'estate sarà interessante, anche perché aggiungeremo sicuramente qualche appuntamento. Inoltre c'è una novità sullo sfondo per la prima volta in gruppo compatto parteciperemo ad una maratona di casa. Il 13 ottobre saremo di nuovo a Malcesine per correre la Lake Garda Marathon e battere ogni record!