Dopo l'assenza dello scorso anno sono tornato alla Dolomites Skyrace insieme al Bia, che invece non ha saltato un'edizione.
Nel 2011 avevamo corso letteralmente sotto la neve e su percorso ridotto, perché non c'erano le condizioni per affrontare la forcella Pordoi e tantomeno il Piz Boè. Quindi quest'anno l'aspettativa era alle stelle. La settimana scorsa controllavo ossessivamente le previsioni del tempo e gli aggiornamenti degli organizzatori su facebook.
Al briefing di presentazione del sabato erano presenti concorrenti di ogni parte del mondo e dal volto scavato, pertanto io e Bia abbiamo cominciato a provare il classico mal di pancia d'ansia, immaginando le batoste che avremmo dovuto subire il giorno dopo da parte di agguerriti stranieri. Nonostante abbiamo ormai una certa esperienza alle spalle, ci siamo sentiti come dei novellini al primo tentativo. Ci siamo rincuorati mangiando una pizza gigante (veramente) alla mitologica Salin di Pera di Fassa.
In gara, comunque, abbiamo mostrato i denti e siamo rimasti nel mazzo (avanzato ma non troppo), come sempre!
La fortuna ci ha regalato una giornata splendida oltre a divertentissimi e suggestivi passaggi innevati in cima al gruppo del Sella.
Alla forcella Pordoi si transitava in un autentico tunnel scavato nella neve: qui sotto la vincitrice Emelie Forsberg mentre lo attraversa, fresca come una rosa dopo 1.500 metri di dislivello positivo.
Poi ancora neve nel falsopiano che porta alle pendici della piramide del Piz Boè e tanta tanta neve in discesa: culo per terra e strategia slittino!
Da menzionare il fatto che, come dei veri campioni, abbiamo avuto i nostri tifosi sul percorso: la punta di diamante ci aspettava sulla scalata al Piz Boè per incitarci, fotografare i nostri volti distrutti e ovviamente studiare Kilian Jornet Burgada che l'anno prossimo asfalterà senza allenarsi.
E' una gara dura e intensa, ma incredibilmente emozionante per la bellezza dei luoghi e l'unicità del percorso.
Avrò guardato dieci volte gli highlights della gara, sarà che Jornet Burgada e De Gasperi hanno condotto una gara epica, ma mi viene la pelle d'oca...
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