mercoledì 28 agosto 2013

Runner without a country

Solo qualche giorno fa - a margine di qualche allenamento in salita e davanti ad un enorme piatto di pasta - stavo parlando con il General ed il Bia del tema apolidi, categoria in cui ricadono tutti coloro che, per scelta o per necessità, sono privi di cittadinanza.
Neanche a farlo apposto e ieri ho letto una storia davvero affascinante ed unica: quella di Guor Marial, che ha corso la maratona olimpica di Londra 2012 senza essere afiliato a nessun paese.
Guor è nato in Sudan.
All'età di 8 anni è stato rapito e mandato a lavorare, ma ben presto è riuscito a scappare da suoi rapitori ma poi nuovamente catturato. Al tempo in Sudan era in corso la guerra civile per l'indipendenza di quello che adesso si chiama Sudan del Sud.
Dopo alcuni anni Guor è riuscito ad emigrare, come rifugiato, negli USA dove ha studiato, lavorato e cominciato ad allenarsi presso una high school in New Hampshire dove ha stabilito alcuni record e vinto una borsa di studio per il college in Iowa.
Nelle fasi di qualificazione per Londra 2012, Guor ha stabilito un tempo utile per correre la maratona in Gran Bretagna.
Problemi burocratici però sembravano bloccare l'iscrizione: il comitato organizzatore non voleva accettare alcun atleta senza nazione di appartenenza.
Un caso simile non si era mai verificato prima.
A questo punto il Sudan, nazione di nascita di Guor, ha offerto al maratoneta la possibilità di correre sotto la sua bandiera. Proposta inaccettabile in quanto Guor che dal Sudan era scappato, non voleva assolutamente correre per questo stato sanguinario, senza contare che questo sarebbe uno smacco contro tutti coloro che in passato avevano combattuto per l'indipendenza della nuova nazione africana.
In molti si uniscono agli sforzi di Guor per partecipare all'Olimpiade ed un avvocato californiano lo aiuta permettendogli di raggiungere l'agognata meta.
Guor Marial parteciperà aLondra 2012 proprio sotto la bandiera dell'Olimpiade.
Il tempo di Guor a Londra è stato di 2 ore 19 minuti e 32 secondi.
Alla faccia della burocrazia.


Nessun commento:

Posta un commento