martedì 13 settembre 2011

Mi hanno battezzato: sono un trail runner!

Non so veramente come ho fatto a farmi convincere, ma alla fine anch'io ho ceduto alla tentazione.
Ho provato il trail running.La mattina, appena arrivato alla consegna pettorali a Caprino Veronese, mi sentivo abbastanza tranquillo (data anche la mia giovane età) e quando poi sono salito sul pullman diretto a Malcesine mi sono caricato a più non posso e mi son sentito pressochè invincibile.
Arrivato alla partenza in cima alla funivia ho guardato lo splendido paesaggio e non ho potuto che rimanere a bocca aperta: ero felice di trovarmi lì.

Ancora per poco.
Partiti.
Non appena ho messo il piede sulla prima roccia mi sono detto: "qui alla fine non ci arriverò mai...".
Mi passano circa venti persone che si allontanano con un passo che non avrei mai potuto tenere, ma li lascio andare pensando che tanto li avrei recuperati una volta in piano. Invece pensavo male. Al decimo chilometro ero più o meno da buttare.
Oltre alla fatica anche l'attrezzatura mi stava abbandonando.
Il camelback da mountain bike comprato il giorno prima non era adatto alla corsa e dovevo tenerlo fermo con le mani all'altezza delle spalle, inoltre sentivo ogni minimo sassolino sotto le scarpe che poi si sono anche rotte sul davanti.
Arrivato al primo rifornimento la domanda che rivolgo agli organizzatori è relativa al distacco da me accumulato.
La risposta mi lascia di buon umore: solo 30 minuti dai primi.
Credevo peggio.
Stava andando tutto bene, ma invece, più o meno al tredicesimo chilometro, senza nessuno da seguire, mi perdo ad un bivio senza segnalazioni e finisco in un dirupo con qualche capretta che mi fa ciao.
Con questo fuori programma perdo un paio di posizioni che, però, recupero velocemente in prossimità del rifugio Fiori del Baldo, dove un organizzatore mi indica la direzione: una salita con il filo elettrificato tra i piedi.
Eccoci al dunque. L'apice della gara.
Non trovando cartelli da seguire, mi affido a quello che mi dicono i passanti e gli altri corridori. Purtroppo proprio aggregandomi ad altri mi perdo nuovamente. Ad un bivio loro scendono ed io con loro.
Brutta scelta.
Dopo pochi km di discesa tra sentiero e asfalto mi ritrovo a Prada e cioè a 13 km dall'arrivo.
Imprecazioni di tutti e chiamata agli organizzatori per richiedere di essere recuperati. La nostra gara era finita.
Tantissima fatica, vesciche, scarpe rotte e nemmeno la soddisfazione di arrivare.
Però l'ottima compagnia dei miei amici, i paesaggi incantevoli ed un buon allenamento hanno reso questa domenica, una domenica bestiale.

P.S: la foto nel post è stata scattata poco prima della partenza dall'arrivo della funivia Malcesine Monte Baldo.

5 commenti:

  1. Il battesimo l'hai avuto, ma ora ti serve la confermazione: arrivare in fondo! Non ti preoccupare, se ne riparla in primavera...

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  2. Prada saluta il vincitore Max Cappa

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  3. Ciao MaxCappa, ero tra quelli recuperati a Prada insieme a te. Non sapevo che fossi anche tu un blogger. La mia/nostra avventura su unochecorre.blogspot.com. Al prossimo trail! Magari con qualche cartello in più questa volta arriviamo al traguardo.

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  4. ma di preciso dove avete sbagliato?non ho ancora capito.. io mi sono perso dopo, ma ho ritrovato subito la retta via (vedi post precedente)..

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