Le lacrime son quelle del portafoglio.
Le preghiere sono quelle rivolte da noi verso la ridente città di Frosinone.
Ieri sera clodrunner, meglio conosciuto come "lo sciacallo del quarantaduesimo km", giuste intese verbali del pomeriggio stesso, è giunto a casa mia con svariato materiale informativo.
Bisogna stabilire il programma di allenamenti per Vienna '10.
Ah si, dimenticavo, il giorno dopo il nostro ritorno da Amsterdam ci siamo iscritti alla maratona austroungarica di Vienna che si terrà il 18 aprile p.v.
Chi si ferma è perduto.
Dopo le solite schermaglie iniziali su quanto orribile è il lavoro che facciamo, è iniziato lo studio delle varie tabelle in nostro possesso.
Tra un messaggio alla morosa-madrina-mezza maratoneta (lui) e una grattata di chiappe (io) è iniziata la stesura.
Sostanzialmente abbiamo deciso di svolgere un allenamento di 24 settimane, in cui le prime sei saranno volte a prepararci più sulla breve distanza, finalizzando il lavoro a compiere i 10.000 mt nel modo migliore possibile; le restanti 18 settimane saranno, invece, il vero e proprio allenamento per la maratona, sempre basato su tre uscite settimanali, ma leggerente diverso dal solito: abbiamo infatti inserito svariati giorni di allenamento in salita. Vi sapremo dire.
Al termine della stesura e dopo un intenso scambio di sguardi, abbiamo deciso di fare il passo che il mentore ci consigliava da tempo: comprarci il Garmin!
Le preghiere sono quelle rivolte da noi verso la ridente città di Frosinone.
Ieri sera clodrunner, meglio conosciuto come "lo sciacallo del quarantaduesimo km", giuste intese verbali del pomeriggio stesso, è giunto a casa mia con svariato materiale informativo.
Bisogna stabilire il programma di allenamenti per Vienna '10.
Ah si, dimenticavo, il giorno dopo il nostro ritorno da Amsterdam ci siamo iscritti alla maratona austroungarica di Vienna che si terrà il 18 aprile p.v.
Chi si ferma è perduto.
Dopo le solite schermaglie iniziali su quanto orribile è il lavoro che facciamo, è iniziato lo studio delle varie tabelle in nostro possesso.
Tra un messaggio alla morosa-madrina-mezza maratoneta (lui) e una grattata di chiappe (io) è iniziata la stesura.
Sostanzialmente abbiamo deciso di svolgere un allenamento di 24 settimane, in cui le prime sei saranno volte a prepararci più sulla breve distanza, finalizzando il lavoro a compiere i 10.000 mt nel modo migliore possibile; le restanti 18 settimane saranno, invece, il vero e proprio allenamento per la maratona, sempre basato su tre uscite settimanali, ma leggerente diverso dal solito: abbiamo infatti inserito svariati giorni di allenamento in salita. Vi sapremo dire.
Al termine della stesura e dopo un intenso scambio di sguardi, abbiamo deciso di fare il passo che il mentore ci consigliava da tempo: comprarci il Garmin!
Dopo una serie innumerevole di password inserite su ebay e un paio di testate alla mensola della mia cucina come conseguenza dell'eccessiva ilarità che si era andata via via sviluppando, l'acquisto è andato a buon fine.
Paypal, paccocelere, homebanking e cazzimazzi ci fanno un baffo.
Morale della favola: il vecchio clodrunner è uscito da casa mia alle 00.00 con un salame sottobraccio (rigoroso prodotto casereccio derivante da un sano maiale veronese), una tabella di allenamenti in saccoccia e un paio di centinaia di euro in meno, che un fantomatico venditore di Frosinone city avrà già speso per una cena di pesce con la sua bella.
Notte di lacrime e preghiere.