giovedì 15 dicembre 2011

A piedi nudi?

Sono abbonato ad un settimanale che pubblica una selezione della stampa estera: l'Internazionale. Il numero di questa settimana propone a p. 56 un interessante articolo apparso sul New York Time Magazine a firma Christopher McDougall.
Secondo McDougall a causa dello scarso esercizio alla corsa -fin dalla giovane età- e delle scarpe ammortizzate pensate appositamente per il running, l'uomo disimpara a correre nel modo migliore.
Il regresso nella tecnica di corsa porterebbe poi ad un aumento degli infortuni. La corsa, infatti, diviene traumatica con la tendenza ad atterrare sul tallone. Nell'indagine di McDougall appaiono citazioni di diversi studiosi che paiono in passato aver intuito la necessità di affinare la tecnica di corsa più che di affidarsi a calzature speciali.
Il russo Romanov aveva sviluppato il medoto pose: mai mettere scarpe imbottite, mai spingere con le dita dei piedi, mai atterrare sul tallone.
Daniel Lieberman (professorone di Harvard) ha notato che in una scuola keniana dove nessuno porta le scarpe i ragazzini correndo scaricano il peso sul metatarso (la parte anteriore del piede).
Il marketing pubblicitario martellante delle aziende del settore sicuramente ci spinge a ritenere necessario ciò che non lo è, però devo ammettere che l'idea di correre completamente scalzo o con delle superga mi pare un po' audace.
Comunque atterrare sul metatarso è una buona idea (ne parla anche Albanesi mi pare) che già cerco di mettere in pratica.
La curiosità mi farà comprare il libro di McDougall: "Born to run", poi sperimenteremo!

3 commenti:

  1. Ciao,

    la tecnica di corsa e' il fondamento per correre bene,velocemente e a lungo,non sono esperto di tecnica,ma a mio parere il fondista DEVE effettuare la rullata completa per poter trarre il vantaggio dlla rotazione dell caviglia, e questo è quello che ho sempre senito dire anche dai miei amici forti...solo i velocisti non appoggiano il tallone per correre esclusivamente di potenza. Non ho le conoscenze per smentire gli studi di questo signore, ma posso dire che personalmente trovo una differenza abissale nel correre sulla strada (terra o asfalto) dove la rullata mi permette di usare molto meno la potenza muscolare delle gambe e la corsa sulla neve dove non riesco a usare al meglio la caviglia e sono obbligato a forzare con tricipiti e quadricipiti con un dispendio energetico molto superiore...comunque poi passatemi il libro perche le opinioni differenti arricchiscono sempre!
    Ciao!
    Alien83

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  2. Non penso che intedessero dire di non appoggiare il tallone, ma solo di non atterrare sul tallone.
    L'articolo è più completo del mio riassuntino: ecco il link della versione originale in inglese.
    http://www.nytimes.com/2011/11/06/magazine/running-christopher-mcdougall.html?pagewanted=all

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