Facciamo un passo indietro.
Volevo scrivervi della gara. E che gara cribbio.
Cerco di partire dall'inizio, dal momento in cui mi son svegliato e il Generàl era già vestito di tutto punto, con tanto di armatura, spada e scudo. Aveva già fatto una copiosa colazione a base di lasagne al forno e marronata di pere.
Preso atto del lauto banchetto mi sono voltato verso il compagno di branda (la punta di diamante, ritornato alle maratone dopo tre anni di inattività) il quale era a sua volta sommerso di cibo: dalle cinque della mattina, infatti, aveva deciso di mangiare una brioche ogni trenta minuti secchi.
Questo per cercare di sistemarsi lo stomaco dopo le caraffe di vino rosso bevute la sera prima. "Ho un po' di acidità" mi ha infatti confessato tenendosi la pancia.
Vi ricordo, per dovere di cronaca, che il giovane ragazzo ha chiuso la maratona in 3h 07min.
Forse se non si sbronzava faceva il record del mondo.
Chi lo sa.
Sistemata anch'io - con Max e Clod - la pratica colazione e fatte le foto di rito mi sono strappato le mutande e sono uscito dall'albergo carico come una molla.
Presa le metro e dato avvio alla consueta gara di peti, mi sono accorto di aver dimenticato il fidato Garmin in albergo. Costretto Max ad accompagnarmi abbiamo cominciato a girare a caso alla ricerca dell'albergo che nel frattempo - probabilmente - era stato spostato e nascosto da un manipolo di transformers indemoniati.
Ritornati ai nastri di partenza, e verificato il sempre altissimo grado di tensione agonistica di clodrunner, ci siamo abbracciati e palpeggiati.
Ognuno nella propria griglia e arrivederci a presto.
In questo momento ancora una volta ci siamo chiesti perchè. Perchè vogliamo fare tutta questa fatica? Perchè l'organizzazione gara mette sempre in sottofondo delle musiche trionfalistiche senza senso? Perchè la gente ha dei tatuaggi maori anche dove non batte mai il sole? Tutte domande che non troveranno mai una risposta.
Ma tant'è.
Colpo di pistola e via.
La punta di diamante resta qualche km con me e Max e poi decide che è ora di correre sul serio, mette la freccia e se ne va.
Chiuderà nel tempo citato lasciando una bella chiazza "vomito style" subito sotto lo striscione del traguardo.
Clodrunner - dopo una leggera crisi finale e dopo esser stato sverniciato dalla punta di diamante che sarebbe arrivata a Berlino se avesse potuto - si attesterà sulle 3h 09min.
Io e Max 3h 23min con grande sofferenza e un pizzico di rammarico per non aver sfondato il muro delle 3h 20min.
La gara bellissima. Una città stupenda, popolata da persone davvero accoglienti - meditate milanesi e veronesi che vi incazzate alla prima non competitiva da dieci partecipanti - che addirittura offrivano cibo e bevande ai corridori facendo un tifo davvero sfegatato nei confronti di persone che neanche conoscevano.
Correre così è un piacere, la maratona passa veloce, la gente da la carica che serve per portare a casa la pelle.
Capitolo Generàl. Il nostro condottiero era già in albergo quando siamo tornati.
La versione ufficiale è che ha vinto la gara nella categoria superdotati, la versione ufficiosa è che allo scoccare della mezza maratona ha deciso che la metropolitana era un mezzo molto più intelligente per spostarsi da una parte all'altra della città.
Come sempre non ci sono conferme nè smentite.
Devo dire che la Germania ha regalato, ancora una volta, emozioni davvero inaspettate.
Paesaggi bellissimi, però la gente ha fatto la differenza.
Specialmente le ragazze mi suggerisce la punta di diamante.
Lui si che è un vero viveur!
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