martedì 29 maggio 2012

Un eroe alla 100km del Passatore

Questa la devo raccontare.
Stamattina accendo il computer e mi trovo una mail dell'amico latin Flavio il quale ha partecipato - lo scorso fine settimana - alla 100km del Passatore.
Flavio corre sempre e tanto. Non sta attento ai tempi, alle medie o ai ritmi. Corre per il gusto di correre.
Per questo motivo ha deciso di fare, per la quarta volta, la 100km del Passatore essendo però, in questa occasione per sua stessa ammissione, davvero poco allenato e poco fiducioso di riuscire a completarla.
Bè ce l'ha fatta e stamattina mi ha scritto.
Con il suo permesso do la giusta pubblicità al suo resoconto
"Salve Ale, tutto bene?
Beh sinceramente non so se sia il caso di scriverti quanto ho vissuto, provato questo week end, comunque eccomi qua.
Si' è vero ho partecipato ancora una volta alla 100 km del Passatore, la 4' volta, sono proprio senza scampo.
Io non riesco a scrivere di tempi, sensazioni fisiche o simili, quindi se ti va' te la racconto a modo mio. Troverai poco di interessante dal punto di vista sportivo, vedi tu cosa fare di questa mia mail.
Alla partenza eravamo in parecchi, molti di piu' degli altri anni, con circa 800 debuttanti a questa gara. Poco prima della partenza vedo un podista defilato che scrive qualcosa su un pettorale ad un altro podista, è Giorgio Calcaterra, campione del mondo dei 100 km, lo saluto e mi faccio autografare anche il  mio pettorale.
Prima di partire, mi trovo con 2 miei amici di Milano, Nicholas ed Emanuele, non fanno mai nessuna gara in giro, di nessun tipo, solo il Passatore.
Quest'anno pero' sono assistiti da 3 loro amici in bicicletta che li seguiranno durante il percorso,
I nomi non li conosco, da quei pochi minuti che li visti, chiamiamoli il cow boy, il reggae men e Coppi.
Al reggae men affido una mia T-shirt ed un K-way, nonostante avessi gia' dato il mio borsone all'autobus dell'assistenza.
Nicholas ed Emanuele sono tranquillisimi, la prenderanno come viene, a loro, come a me e al 90% dei partecipanti non interessa altro che arrivare.
Si parte, tempo perfetto, fresco.
Dopo circa 13-14' km di corsetta, decido di completare gli ultimi 3-4 km di salita prevalentemente camminando, per poi arrivare al traguardo dei km 31,5 in  ore 4.18 compresi di massaggio e cambio indumenti.
Come al solito mi perdo in me stesso e butto via circa 30 minuti.
Del cow boy, reggae men e Coppi nessuna traccia.
Poi dal mio telefonino si materializza la voce di un angelo (anche gli angeli probabilmente oltre alle ali hanno anche una voce), nel mio caso è quella di Francesco.
Mi chiede:
-"dove sei?"
-"in Toscana" rispondo
-"si questo l'ho capito ma dove"
Cosi' vengo a sapere che è vicinissimo a me, pronto per corsettare con me.
Mi trovo con lui al km 32 e questo angelo mi scortera' per un bel po'.
Con lui parto e  verso il km 37 affrontiamo la 2' parte di salite, circa 12 km, fatte quasi tutte di corsa direi, a parte gli ultimi 2-3 km.
Arriviamo al traguardo dei 48 km con un mio tempo di 7.26 dalla partenza.
Qui trovo altri 2 miei amici che si sono ritirati, 4 chiacchiere con loro, 1 caffe' un cambio abiti e pero' qui spreco circa 52 minuti.
Si riparte, io e l'angelo Francesco, per un'altra tranche di 17 km. un po' in discesa, non molti, credevo di piu'.
Arriviamo a Marradi, km 65 verso le ore 1,15.
Qui l'angelo custode Francesco  si congeda da me, sale in auto con un grand'uomo di suo zio che lo aveva accompagnato in auto e mi saluta dandomi le ultime raccomandazioni.
Qui a Marradi, altro massaggio, cambio indumenti, ma butto via ben 55 minuti, pazienza.
Ne mancano solo 35 all'arrivo il solo pero' è molto relativo, anzi non conta niente.
Impieghero' poco meno di 6 ore per farli,  ci sono ancora circa 3-4 km. di salite verso il km. 70.
Verso il km. 80 sto un po' male,lo stomaco è proprio in disordine, sorseggio del the ma lo rigetto subito, ho voglia di integrarmi fisicamente, ma non riesco ad ingerire nulla.
Continuo, per fortuna non sono stato catturato dal sonno. Poco prima del km 90 sono finito, non ne ho proprio piu'.
Poco dopo  incontro il mio amico Emanuele, lui era gia' finito da un bel po'.
Lo saluto e continuo in qualche modo fino all'arrivo dove arrivo in h 17.05, circa 55 minuti piu' dell'anno precedente.
E i cavalieri?
Ho saputo all'arrivo che il cow boy verso il km 30 si è smarrito, proseguendo per le colline toscane per 12 km, poi è tornato indietro, caricando la bici sul bus dell'organizzazione e lui seduto su un bel sedile fino a Faenza. Il reggae men con le mie poche cose proprio non si è visto, chissa che fine avra' fatto. Il Coppi lo avevamo incrociato un attimo io e l'angelo Francesco, pedalava lesto in salita, poi nessuna traccia.
L'angelo Francesco invece è stato con me sia fisicamente che intimamente.
Ci rimarra' per un bel po' dentro di me, almeno 50 anni credo.
Così come tutti voi.
Un saluto a tutti
Flavio
Non so perche' faccio queste cose ma a me per il momento va bene cosi' anche se poi alla fine si è un po' disintegrati".
Queste persone rendono speciale la corsa.
Solo loro.
Grande Flavio!

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