mercoledì 28 luglio 2010

Mountain running sull'altra sponda

Avevo narrato le nostre eroiche gesta sulla corsa notturna sul lato del Baldo rivolto verso la Val d'Adige, ora il racconto si sposta, come da titolo, sull'altra sponda.
Lato lago di Garda.
Partenza da Prada (o forse Prada) con arrivo al rifugio I Fiori del Baldo.
Mi sono divertito come un bambino, ma non c'erano dubbi.
Stavolta è venuto con noi anche Cappa; poco convinto, ma visto che ci ha piantato il muso una settimana perchè la volta scorsa non l'avevamo avvertito non poteva esimersi dal partecipare.
La salita è stata duretta: dislivello abbondante, niente sentiero, bosco fitto e tratto finale con pendenze intorno al 400%.
Il buon Cappa non sapeva più quale santo scomodare.
Arrivati in cima purtroppo non siamo stati ripagati in pieno dei nostri sforzi visto che la luna piena che cercavamo era coperta dalle nuvole, ma comunque il fresco pungente (8°) ci ha lo stesso regalato emozioni.
Dopo esserci riscaldati guardando le immagini trasmesse da un pc 286 nuovo di pacca, non abbiamo consumato niente perchè siamo poveri e i pochi soldi che avevamo li avevamo bruciati per riscaldarci.
Grande ritorno in discesa tra mucche inferocite (ho lottato a mani nude con un toro mentre gli altri piangevano disperati), merde di mucche inferocite, fili spinati inferociti in mezzo al nulla e rumori sinistri provenienti dalla savana.
L'ultima tappa è stata un panino bello pesante ad un baracchino lungo la strada di casa.
Il panino era buono, peccato per la malavita organizzata che stazionava lì davanti (con tanto di X6 comprata con soldi probabilmente più sporchi delle mutande di un bambino).
Ne valeva comunque la pena anche solo per questa vista:

1 commento:

  1. Io non voglio più sentir parlare di boschi e pendenze esagerate per molto molto tempo.

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