venerdì 1 luglio 2011

Una maratona in cima al mondo

Di ritorno dalla più che positiva esperienza norvegese, buttiamo giù le nostre impressioni "di pancia", relative ad una terra che chiunque dovrebbe vedere almeno una volta nella vita.


Clodrunner
Heia Heia Heia!
La maratona più a nord del mondo non ha deluso le aspettative. Panorami fantastici ed un pubblico infervorato hanno fatto da cornice ad una gara dal percorso piuttosto impegnativo, perché pieno di saliscendi.
Heia è l'urlo di battaglia che i norvegesi dalle loro case indirizzavano instancabilmente a tutti, dico tutti i concorrenti! Non ricordo quanti Hi-five ho dato hai bambini che me lo chiedevano: uno ha anche finto di cadere dalla scarpata colpito dalla forza del mio cinque alto!
L'atmosfera era rilassata e festosa, probabilmente perché la Midnight Sun Marathon è un vero e proprio evento per i cittadini di Tromsø, che vedono le strade invase da turisti stranieri come non accade in nessun altro momento dell'anno. Solo questo merita il viaggio.
Quanto alla gara: sono partito benino, in linea per arrivare intorno alle 3h15, ma dopo la mezza maratona ho cominciato a sentire le gambe stanche e a rallentare il ritmo. Il tracollo è arrivato al trentesimo, quando il freddo e mezza banana mangiata al ventesimo hanno messo sottosopra il mio intestino per farmi deviare inevitabilmente nel primo bosco a lato strada (e fortuna che mi trovavo in mezzo alla natura). Dopo quello scherzetto mi sono piantato, non per crisi energetica, ma per il rischio crampi che avvertivo appena cercavo la spinta per allungare la falcata. Risultato finale 3 ore e 26, un po' deludente, ma avevo troppe aspettative vista la durezza del percorso e l'allenamento sconclusionato degli ultimi mesi.
Io credevo che Tromsø fosse un paese sperduto nel nulla, in realtà è una cittadina che mi è parsa allegra e piena di giovani. All'ufficio turistico ci hanno anche fatto notare che sulle montagne circostanti si fa sci alpinismo, chissà che non diventi la meta di altre sortite!

Bia
Che dire?
Impressionante, affascinante, stancante.
Questo mi rimane di Tromsø, un nugolo di sensazioni contrastanti tra loro che hanno reso questa esperienza unica ed indimenticabile.
La gara è stata davvero bella, molti giovani e una grande partecipazione di pubblico nonostante fossimo a mezzanotte in una cittadina di circa 70.000 anime (Milano e Verona, imparate!). Fino al km 26 son andato via liscio sui 4'50"/km quasi sorpreso per la mia tenuta fisica forgiata grazie a qualche uscita di trail running. Gli altri 16 km, diversamente, sono stati una vera e propria agonia: tra le energie che stavano finendo, le salitine che non terminavano e un mal de la tripa che mi straziava le budella credevo di non farcela. Grazie alla compagnia di Max, invece, sono arrivato in fondo, tagliando con lui il traguardo in contemporanea, in un bellissimo stile parata militare provato più e più volte in allenamento (n.d.r. per conferma cercare le foto dei concorrenti 388 e 389 sul sito ufficiale!).
Il sole perenne e l'assenza di tramonto hanno contribuito a rendere ancor più alienante la gara, terminata verso mezzanotte in mezzo a due ali di folla deliranti.
Deliranti perchè sbronzi ovviamente.
Non deliranti per i runners.
O forse deliranti per i runners sbronzi. Visto il quantitavo di birre ingerite quotidianamente dai Norvegesi, mi gioco un rene che qualcuno ha corso con un tasso alcolemico oltre i limiti dell'umana comprensione.
Correre a capofitto con le ultime energie rimaste per assistere all'arrivo del General, nostra luce, è stata poi la ciliegina sulla torta.
Metteteci poi una padrona di casa matta come un cavallo, un appartamento in costruzione dove se ci si azzardava ad andare in terrazzo si precipitava nel vuoto, zero ore di sonno causa luce perenne e assenza di tende e tapparelle, qualche gara di peti condita da ottime birrette Mack e il gioco è fatto.
God natt a tutti!

MaxKappa
Non vorrei peccare di sovra-eccitazione ma l'esperienza Tromsø, una volta digerita, si posiziona al numero uno della mia personale classifica delle gite a sfondo "maratoniano" fatte fino ad ora.
Dalla partenza da casa, fino al ritorno, difficilmente trovo un aspetto negativo della breve, ma intensa vacanza norvegese.
Il paesaggio che ci si è presentato all'uscita dall'aereo è ancora impresso nei miei ricordi e difficilmente potrei trovare un aggettivo per descriverlo degnamente. Incredibile: 360° di montagne innevate che piombavano in  acque fredde, calme e scure.
Arrivando al dunque, la gara è stata fantastica e, nonostante i miei soliti problemi di utilizzo del servizio igienico durante la fase pre-gara, tutto è filato liscio. Al passaggio dei 21km mi sentivo bene e ho rallentato di soli 15 sec al km nella seconda parte del percorso. Il mitico Lorenzo è stato con me fino al 30esimo ed il Bia (per lo più mi accorgevo di lui grazie agli strani rumori che emetteva) per il restante tratto. Nuovo record: 3 ore 39 min e 58 sec.
Credo di far bene a consigliare, a tutti coloro che ne avranno la possibilità, di partecipare alla Maratona di Tromsø e godere così di un luogo unico, delle notti insonni illuminate a giorno e delle incredibili bellezze (chi ha orecchie per intendere intenda) che l'isola ha da offrire.
Belli tutti.

General toupet
(Legion d'Onore per la missione in Burkina Faso nel 1992; medaglia al merito per la vittoria nella battaglia di Ibiza contro le truppe del generale Ferrari).
Ebbene si.
Anche quest'ultima impresa è stata portata a termine con successo. Assieme ai miei seguaci, nonchè ex commilitoni nell'esercito francese, ho partecipato alla maratona in notturna nella ridente cittadina più volte nominata.
Lo spettacolo era davvero degno di nota, correre di sera ma con il sole ancora alto è una sensazione davvero unica e questo ci ha fatto dimenticare anche le pecche dell'organizzazione che a mio avviso è stata abbastanza lacunosa. La gara è stata dura, dato che il percorso era abbastanza tortuoso con continui saliscendi, ma comunque dopo 4h26min di fatica, e dopo essermi fermato più volte durante il percorso a firmare autografi e a guardare un pò di culi delle giovincelle nordiche, sono giunto al traguardo dove ad attendermi c'erano una decina di ragazze in topless che gridavano il mio nome.
Vi lascio immaginare come ho trascorso il dopo gara.

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