martedì 21 agosto 2012

Campioni senza valore

Il caso Schwarzer ha riportato alla ribalta il problema doping, che ciclicamente "sconvolge" i ben navigati giornalisti.
Sulla scia delle polemiche l'Alieno ci ha consigliato la lettura del libro dal titolo "Campioni senza valore" scritto da Alessandro Donati nel 1989, tecnico della nazionale negli anni '70-'80.
Il libro svela interessantissimi retroscena dell'atletica di quel periodo, con riferimenti ben precisi a nomi famosi negli ambienti delle Federazioni (spunta anche il nome del poltronissimo Franco Carraro) e della medicina dello sport (tra tutti il dott. Conconi, quello dell'omonimo test).
Devo dire che la lettura è davvero istruttiva ed è in grado di aprire gli occhi anche sulle notizie più recenti.
Ma davvero un atleta del calibro di Schwarzer ha fatto tutto da solo, di nascosto al proprio allenatore (che spesso è una guida, un amico, un confessore), al proprio medico ed alla Federazione? E' veramente possibile che nessuno sapesse nulla?
Leggete l'ottimo libro di Donati e fatevi un'idea (link al libro).
Negli scorsi giorni Donati, oggi consulente della WADA, ha rilasciato una chiarissima intervista, che ogni amante dello sport dovrebbe ascoltare (link all'intervista).
Intanto io concludo con una chiosa contro il doping nello sport amatoriale, citando Roberto Albanesi, Il Manuale completo della corsa, p. 434: "Numerose esperienze (come quelle di atleti passati da un record di 2h17' sulla maratona a tempi attorno alle 2h10') indicano che il guadagno massimo sia di 10"/km. In sostanza oggi, supposto di avere dei medici compiacenti, un atleta che voglia spendere un sacco di soldi, rischiare la propria salute può guadagnare 15"/km se è un uomo e 25"/km se è una donna. Significa che un atleta da 3h10' sulla maratona può correre in 3h e un'atleta da 3h17' può pure farla in 3h. Ne vale la pena?".

2 commenti:

  1. La cosa che mi lascia basito è vedere che la stampa si pone esattamente nello stesso modo di 20 anni fa...Alla luce della lettura del libro dove si parla chiaramente di controlli pregara dei medici sportivi fidal per comprovare che il doping fosse COMPLETAMENTE STATO SMALITITO dall'organismo pochi giorni prima di far partecipare l'atleta alla competizione mi viene il dubbio che questa modalità sia stata svolta anche col buon Alex. Vedendo che il sangue era ancora sporco gli hanno consigliato di inventarsi un raffreddore per saltare la 20km. Fortunatamente a differenza degli anni 80 ora c'è la WADA che ha capito il gioco e si è precipitata a controllare l'atleta. Dalle analisi alla pubblicazione del caso sui giornali sono passati 6 giorni, tempo più che sufficiente per inventarsi una scusa credibile (?) agli occhi dei media...
    Peccato, io sinceramente spero di sbagliarmi
    Alien 83

    RispondiElimina
  2. Qualche giorno fa, la Gazzetta dello Sport ha annunciato il nuovo libro di Donati, dopo più di venti anni da Campioni senza valore. L'uscita sembra essere imminente.
    Francesco 77

    RispondiElimina