Lo corsa è uno sport che fa bene, fortifica il corpo e lo spirito, tonifica, fa dimagrire e, ultimo ma non meno importante, aiuta a non pensare alle miserie della vita di tutti i giorni.
Ricordate però che eccedere è sempre sbagliato, perchè è anche uno sport che logora non poco tutte le articolazioni, ginocchia in primis.
Io sono uno spot vivente di quanto sopra esposto: tanto allenamento, tanto male alle ginocchia, tante imprecazioni.
Non solo io, ma tutti noi quattro ci siamo già fatti male più di una volta, infortuni non traumatici, ma risultanti da troppo allenamento fatto magari non correttamente e senza le opportune precauzioni.
I consigli che si possono dare, sono pochi e semplici.
In primis le scarpe: non mi stancherò mai di ripeterlo, ma buttate dalla finestra tutte quelle vecchie scarpe da ginnastica che usate per correre, specialmente quelle con la suola sottile (tanto alla moda quanto inutili) che sono la prima causa al mondo di tendiniti di ogni genere. Comprate con 90-100 euro un paio di scarpe da corsa ben ammortizzanti e siete a posto.
In secondo luogo dove correre: l'asfalto fa male, è duro e ad ogni passo il vostro ginocchio si insacca contro il suolo; lo sterrato ammortizza di più, ma, a causa dell'irregolarità del fondo, può causare infortuni traumatici (distorsioni et similia); la pista d'atletica va bene per distanze corte in quanto si sforza sempre il ginocchio interno, ma è noiosa all'ennesima potenza. Io corro il più possibile sullo sterrato facendo attenzione e, quando è necessario a causa dell'elevato chilometraggio da compiere, sull'asfalto.
In terzo luogo quanto correre: a mio parere tre volte a settimana è un buon numero che, se fatto con costanza, vi porterà ad un buon livello di allenamento; il consiglio che mi sento di dare, e che a suo tempo è stato dato a me, è alternare la corsa con qualche giro in bici o con qualche nuotata, ne trarrete giovamento.
Infine cosa usare per guarire: oltre agli anti-dolorifici e anti-infiammatori che tutti conoscete (dall'Aulin in poi..), io ho trovato molto sollievo con l'Arnica (5 euro in farmacia/erboristeria per un tubetto di pomata, che contiene un estratto dell'omonima erba e che non ha controindicazioni essendo al 100% naturale) e con i cerotti adesivi Dicloreum (20 euro per confezioni da dieci cerotti che rilasciano anti-infiammatori non steroidei) da applicare per un periodo non superiore a 14 giorni.
Quando riprendete a correre dopo un infortunio cercate di non strafare e ricominciate con calma; se vi credete dei superuomini e ricominciate subito macinando chilometri su chilometri, in realtà siete solo degli asini.
Fidatevi di uno che asino lo è.
Ricordate però che eccedere è sempre sbagliato, perchè è anche uno sport che logora non poco tutte le articolazioni, ginocchia in primis.
Io sono uno spot vivente di quanto sopra esposto: tanto allenamento, tanto male alle ginocchia, tante imprecazioni.
Non solo io, ma tutti noi quattro ci siamo già fatti male più di una volta, infortuni non traumatici, ma risultanti da troppo allenamento fatto magari non correttamente e senza le opportune precauzioni.
I consigli che si possono dare, sono pochi e semplici.
In primis le scarpe: non mi stancherò mai di ripeterlo, ma buttate dalla finestra tutte quelle vecchie scarpe da ginnastica che usate per correre, specialmente quelle con la suola sottile (tanto alla moda quanto inutili) che sono la prima causa al mondo di tendiniti di ogni genere. Comprate con 90-100 euro un paio di scarpe da corsa ben ammortizzanti e siete a posto.
In secondo luogo dove correre: l'asfalto fa male, è duro e ad ogni passo il vostro ginocchio si insacca contro il suolo; lo sterrato ammortizza di più, ma, a causa dell'irregolarità del fondo, può causare infortuni traumatici (distorsioni et similia); la pista d'atletica va bene per distanze corte in quanto si sforza sempre il ginocchio interno, ma è noiosa all'ennesima potenza. Io corro il più possibile sullo sterrato facendo attenzione e, quando è necessario a causa dell'elevato chilometraggio da compiere, sull'asfalto.
In terzo luogo quanto correre: a mio parere tre volte a settimana è un buon numero che, se fatto con costanza, vi porterà ad un buon livello di allenamento; il consiglio che mi sento di dare, e che a suo tempo è stato dato a me, è alternare la corsa con qualche giro in bici o con qualche nuotata, ne trarrete giovamento.
Infine cosa usare per guarire: oltre agli anti-dolorifici e anti-infiammatori che tutti conoscete (dall'Aulin in poi..), io ho trovato molto sollievo con l'Arnica (5 euro in farmacia/erboristeria per un tubetto di pomata, che contiene un estratto dell'omonima erba e che non ha controindicazioni essendo al 100% naturale) e con i cerotti adesivi Dicloreum (20 euro per confezioni da dieci cerotti che rilasciano anti-infiammatori non steroidei) da applicare per un periodo non superiore a 14 giorni.
Quando riprendete a correre dopo un infortunio cercate di non strafare e ricominciate con calma; se vi credete dei superuomini e ricominciate subito macinando chilometri su chilometri, in realtà siete solo degli asini.
Fidatevi di uno che asino lo è.
Parole sante!
RispondiEliminaAnch'io ho avuto un esperienza simile l'inverno scorso, bisogna proprio stare attenti a non strafare cercando di capire quali sono le proprie possibilità.
Per quello che ho potuto sperimentare io i problemi cominciano a sorgere con corse intorno ai 15 chilometri: bisogna capire come gestirsi per evitare danni.
In ogni caso non preoccupatevi troppo di eccedere: sul momento non mi ricordo la fonte, ma per correre una vita senza avere problemi di logorio a lungo termine bisogna stare sotto i 60 km a settimana. Fatevi due conti, non son mica così pochi!!
comunque correre sull'asfalto è la tragedia maggiore per me. il problema è che non ci sono alternative quando si deve correre più di 10-12 km
RispondiEliminae soprattutto tu fai più di 60 km la settimana
RispondiEliminaciao mitici, vi aspetto per la birra propiziatoria e beneditoria, non potete mancare (porta sfiga ... ) anche le new entry sono invitate, così le carico a molla, mi sento troppo responsabile per le vostre giovani "membra" ... con affetto, IL MENTORE
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