mercoledì 3 giugno 2009

Breve riassunto del Bignami di teoria dell'allenamento (I)

Ah Ah, niente Oktoberfest perenne quindi!
In questo caso snocciolerò, in tre parole sublimemente intrise di superficialità, le quattro idee in croce che mi sono fatto sulla teoria dell'allenamento.
Il Peso
Come preannunciavo suscitando tremori, il peso ha un ruolo fondamentale, difatti non occorre essere professori di fisica per sapere che un camion consuma di più di un'auto e va pure più lento. Oltretutto, abbandonando gli esempi automobilistici, il peso non necessario è deleterio per le articolazioni: il sovrappeso massacra le ginocchia.
Per sapere se si è sovrappeso si può fare riferimento all'indice di massa corporea (IMC), la cui formula è:
IMC= (Peso in Kg):(Altezza in metri)²
Ad esempio un uomo di 70 Kg alto 1,80 m dovrà calcolare 70:1,8²=21,6, che è il suo IMC.
Per l'uomo l'IMC non deve essere maggiore a 22, se è maggiore si è in sovrappeso; per le donne dovrebbe essere inferiore a 20. Questo è un dato solo indicativo, per farsi un'idea e il nostro blog non è una Sacra Scrittura, né è una delle dodici tavole... quindi, se ho suscitato interesse all'argomento è bene che ognuno lo approfondisca da sé e tragga le proprie conclusioni (www.albanesi.it/Alimentazione/imc.htm).
Per conludere il paragrafetto preciso che non è mia intenzione scoraggiare nessuno, che sia però chiaro che iniziando a correre seriamente non si possono più cercare scuse: essere in forma è necessario, per evitare gli effetti rappresentati nella seguente foto.


Cominciare a correre
Cimentandosi nel test del moribondo o leggendo di che si tratta (v. post precedente, http://www.albanesi.it/Paginetest/sportivi.htm), si ha un'idea abbastanza chiara delle proprie condizioni. Conviene partire da lì.
Correre dieci chilometri in meno di un'ora non è un punto di arrivo. E' il requisito minimo per poter iniziare a pensare di affrontare i primi allenamenti per la maratona. Se prendete una qualsiasi tabella - qualsiasi - l'allenamento più breve che potete trovare è di dieci chilometri. Infatti le settimane più leggere (nel caso si corra il minimo indispensabile, cioè tre volte la settimana) prevedono un chilometraggio complessivo di circa 40. Dividete per tre e il gioco è fatto: non ci sono allenamenti più brevi di dieci chilometri.
Ciò postula, ovviamente, che ogni settimana preveda allenamenti ben più lunghi di quella distanza: il lungo settimanale, che si corre il sabato o la domenica è di almeno venti chilometri.
Troppo?
Scoprirete presto che venti chilometri a ritmo blando sono una piacevole passeggiata!
Per chiudere: considerato che programma medio di allenamento per la maratona è di 15-18 settimane, conviene programmare la propria prima maratona al più tardi con sei mesi di anticipo... perfino noi sprovveduti al primo tentativo l'abbiamo fatto e la nostra preparazione al punto zero ci consentiva di superare abilmente il test del moribondo! Di qui non si scappa!

2 commenti:

  1. Charlie Meraviglia.

    sulla croisette, per colpa dei materiali non adatti, mi sono dovuto fermare ai 40min di corsa.

    ma tra onde, brezza di iodio e Marathon Bia come rana...è iniziato il mio avvicinamento al podismo.

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  2. Charlie, un paio di scarpini nuovi ed è fatta!

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